Reggio Emilia, il tour internazionale di "Sugar" Fornaciari: grande successo per Zucchero alla Royal Alberto Hall di Londra Gazzetta di Reggio

Reggio Emilia Un grande successo, e non poteva essere altrimenti, quello di Zucchero, alla Royal Albert Hall di Londra dove debutta con tre serate il tour internazionale “Overdose d’amore world wild tour”. Il 30 marzo, il 31 marzo e oggi primo aprile Zucchero è tornato ancora una volta – la prima era stata nel 1990 per aprire i concerti di Eric Clapton – nella prestigiosa sala da concerto di Londra per regalare uno show energico e appassionante di oltre 2 ore. (Gazzetta di Reggio)

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Nel tour internazionale di Zucchero 5 concerti in Italia, annunciati come eventi speciali ciascuni diverso dall’altro. “Avrò degli ospiti -spiega Zucchero- ma voglio che restino una sorpresa”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Il tour mondiale Mala tempora currunt, dicevano i romani duemila anni fa. A guardarsi intorno, la situazione non sembra tanto diversa. "Viviamo tempi bui, anzi è proprio notte fonda", concorda Zucchero, che però sembra aver trovato la sua soluzione. (la Repubblica)

Era il 1990 quando Zucchero calcava il palco della Royal Albert Hall di Londra per aprire i concerti di Eric Clapton. Da allora Fornaciari ha girato il mondo con la sua musica, esibendosi in cinque continenti ma la capitale britannica continua ad avere un sapore speciale. (Funweek)

Zucchero ha tenuto il palco per due ore e quaranta minuti, sorretto splendidamente dalla sua band, 11 elementi a cui si aggiunge verso la fine il coro gospel L J Singers e, su «Senza una donna», anche Jack Savoretti. (ilmattino.it)

I russi sono attenti, amanti dell’arte e della cultura, ma è da un bel po’ che non ci vado più e anche se fossi invitato non ci andrei. «La Russia era un posto dove andavo volentieri e ricordo ancora con nostalgia e piacere il mio concerto davanti al Cremlino nel 1990. (La Stampa)

Lo ha detto il bluesman che sabato ha debuttato alla Royal Albert Hall con il nuovo tour mondiale. “Ma non andrei neppure da Netanyahu o da Trump” (ReggioSera.it)