Julian Assange ha vinto il ricorso per non essere estradato negli Stati Uniti

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Lunedì 20 maggio è stato un giorno fondamentale per il futuro del fondatore di Wikileaks, Julian Assange. Perché il giornalista e fondatore del sito che raccoglieva dati e informazioni riservate ha vinto la causa di ricorso contro la sua estradizione negli Stati Uniti, dove deve affrontare un processo con l'accusa di aver divulgato segreti militari e rischia una condanna fino a 175 anni di carcere. (WIRED Italia)

Su altre fonti

Il verdetto dei giudici d'appello Victoria Sharp e Jeremy Johnson non entra nel merito del ricorso, che sarà a questo punto dibattuto più avanti. LONDRA. (La Stampa)

I giudici dell’Alta Corte di Londra, chiamati a esprimersi sul diritto di Assange di presentare un nuovo appello nel Regno Unito – dove il giornalista australiano si trova detenuto dal 2019 – gli hanno infatti dato ragione, scongiurando così la sua immediata estradizione negli USA. (L'INDIPENDENTE)

Ne parliamo con i giornalisti Gigi Moncalvo e Berenice Galli da Londra. (ByoBlu)

La sua battaglia legale è divenuta il simbolo della liberà di espressione (Quotidiano di Sicilia)

Assange vince un round, puo' fare appello contro gli Usa (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il fondatore di WikiLeaks Julian Assange ha le basi per presentare un appello contro la sua estradizione negli Stati Uniti, come ha stabilito l'Alta corte di Londra, che ha ritenuto insufficienti le garanzie fornite da Washington sul trattamento che verrà riservato al giornalista L'Alta corte di Londra ha stabilito che il fondatore di WikiLeaks Julian Assange ha diritto di ricorrere in appello contro la sua estradizione negli Stati Uniti. (Euronews Italiano)