“Oggi a Kabul un uccellino può cantare, una ragazza no”: il discorso di Meryl Streep all’Onu per i diritti della donne afgane

“Uno scoiattolo ha più diritti di una donna afghana”. Lo ha detto l’attrice americana Meryl Streep, intervenuta a un evento a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, dove ha parlato della totale negazione di libertà e diritti delle donne sotto il nuovo regime dei Talebani. “Uno scoiattolo ha più diritti di una ragazza oggi in Afghanistan, perché i parchi pubblici sono stati chiusi a donne e ragazze dai Talebani. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il suo nome è Asila Wardak, ex diplomatica all’Onu e a Kabul prima del ritorno al potere dei talebani, oggi dirigente del Women’s Forum on Afghanistan, un’organizzazione che opera nel campo degli aiuti umanitari. (Corriere della Sera)

"A Kabul persino una gatta ha più libertà di quante ne abbia una donna oggi in Afghanistan", è una delle frasi che Meryl Streep ha detto durante un incontro dell'Onu, dedicato all'inclusione delle donne nel futuro dell'Afghanistan e che hanno fatto il giro del mondo. (Adnkronos)

Un diritto di cui le donne afghane godevano già da più di mezzo secolo. Hanno ottenuto questo diritto nel 1919», un anno prima degli americani e decenni prima dei francesi. (Vanity Fair Italia)

Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – “Oggi a Kabul un gatto femmina ha più libertà di una donna. Un gatto può sedersi in veranda e prendere il sole al viso, può rincorrere uno scoiattolo in un parco. (Dire)

Ma per i talebani è assurdo accusarli di violare i diritti delle donne, perché nessuna discriminazione di genere è in atto in Afghanistan. La replica è arrivata in seguito a un’azione congiunta di Cana… (L'HuffPost)

Da quando sono tornati al potere nel 2021, i Talebani hanno chiuso le scuole secondarie per le ragazze, hanno vietato alle donne di frequentare l'università e di lavorare presso le ONG, hanno limitato i loro spostamenti senza un accompagnatore maschio e hanno vietato loro di frequentare spazi pubblici come parchi e palestre. (Luce)