Londra sospende parzialmente l’invio di armi a Israele

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Inoltre l’annuncio avviene nel primo giorno della riapertura post-estiva del Parlamento di Westminster e mentre gli USA alzano i toni verso il governo di Benjamin Netanyahu. Data la relazione speciale che lega Londra a Washington in politica estera, si può facilmente dedurre che il passo dell’esecutivo laburista di Keir Starmer possa essere stato concordato con l’amministrazione del presidente USA Joe Biden, che non può e non vuole fare qualcosa di analogo, ma potrebbe gradire l’iniziativa del suo principale alleato europeo come una sorta di segnale a Netanyahu. (RSI.ch Informazione)

Ne parlano anche altri media

Il Regno Unito ha bloccato una parte delle licenze che permettono alle sue aziende di esportare materiale bellico, armi e munizioni, in Israele. L'Inghilterra non è tra i Paesi che esportano più armi a Israele. (QuiFinanza)

Il ticket sanitario è la quota dovuta dai cittadini per contribuire al costo delle prestazioni di cui usufruiscono. In determinati casi – per reddito, patologie croniche o rare, invalidità – è possibile richiedere l’esenzione dal pagamento. (InformazioneOggi.it)

Con una mossa inaspettata che ha scatenato una forte reazione da parte del Jewish Leadership Council britannico, il Foreign Secretary del Regno Unito, David Lammy, ha annunciato la sospensione di 30 licenze di esportazione di armi destinate a Israele (Nicola Porro)

Una sospensione parziale: copre soltanto 30 dei circa 300 tipi di armamenti venduti a Gerusalemme. LONDRA — «Una decisione vergognosa, che rafforzerà Hamas», dice Benjamin Netanyahu della sospensione delle forniture di armi britanniche a Israele annunciata questa settimana dal Regno Unito. (la Repubblica)

Londra, 4 set. È il quadro di riferimento per tutte le licenze che devono essere tenute sotto controllo", ha detto in Parlamento. (Tiscali Notizie)

Il premier del Regno Unito Keir Starmer ha definito "una decisione legale" la parziale sospensione da parte del suo governo delle esportazioni di armi verso Israele per il timore che possano essere utilizzate in una violazione del diritto umanitario. (il Dolomiti)