Sinner, chi sono i nuovi nemici: l'appello della Wada, Djokovic e Alcaraz e i "giovani" Draper, Shelton e Perricard
Il primo Slam vinto non si scorda mai, anche per Jannik Sinner il numero 1 del mondo più freddo di qualsiasi altro 23enne: «Melbourne è una città stupenda ed ovviamente è un posto molto speciale per me, dove sono iniziate molte cose, dentro e fuori del campo, sono felice di essere qui. È bello tornare in un posto dove adoro giocare. Tornare da campione in carica dove hai vinto il primo Slam è una bella sensazione». (ilmessaggero.it)
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E due. Jannik Sinner vince anche la seconda esibizione della Opening Week in vista degli Australian Open. (Sky Sport)
Il trionfo di dodici mesi fa lo ha reso un posto speciale: Jannik Sinner si è calato completamente nella parte dell'australiano, posando con due cuccioli di canguro e koala in quel di Melbourne. Con la speranza che siano di buon auspicio in vista degli Australian Open 2025. (Sky Sport)
Sono felice di essere di nuovo qui, non so cosa accadrà quest’anno, è una domanda a cui nessuno può rispondere, ma sono curioso di sapere cosa mi dirà questo torneo”. Jannik Sinner torna a Melbourne per difendere il titolo agli Australian Open, il primo Slam vinto in carriera e prologo di un 2024 indimenticabile. (Quotidiano del Sud)
A un paio di giorni dal via dello Slam (ma Sinner esordirà lunedì 13 gennaio contro Jarry ), il numero 1 al mondo piega il finalista dell'edizione 2023 dell'Happy Slam con il punteggio di 6-3 7-6 (5), con un primo set in totale controllo e un secondo set più equilibrato ma molto allenante per il fuoriclasse altoatesino. (Eurosport IT)
Il 23enne di Sesto Pusteria si è aggiudicato la sfida d'esibizione contro il greco Stefanos Tsitsipas imponendosi per 6-3 7-6 al termine di un match particolarmente combattuto soprattutto nel secondo set. (Sport Mediaset)
Sinner, sul trono che gli permette di guardare tutti dall'alto, siede da 31 settimane abbondanti e con discreta comodità, come confermano i 4195 punti di vantaggio su Zverev che, oltre a sognare l'assalto al gradino più alto della classifica, deve buttare un occhio allo specchietto retrovisore viste le 625 lunghezze di margine su Alcaraz terzo. (La Gazzetta dello Sport)