Open Arms, l'arringa di Giulia Bongiorno per far assolvere Salvini

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“Dobbiamo uscire dalla logica che tutto è un diritto, una cosa è un diritto e una cosa è la pretesa”. Così ha esordito Giulia Bongiorno nell’arringa difensiva per il processo per sequestro di persona e rifiuti di atti d’ufficio che vede imputato il vice premier Matteo Salvini. Per tre ore la difesa ha parlato nell’aula bunker del carcere Pagliarelli a Palermo per il processo, ormai arrivato alle battute conclusive dopo tre anni di dibattimento. (Il Fatto Quotidiano)

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Così l’avvocato Giulia Bongiorno ha iniziato la sua arringa nell’aula bunker del Pagliarelli di Palermo, dove difende Matteo Salvini nel processo Open Arms. «Il mio sarà un intervento molto documentato: dimostrerò che Open Arms ha avuto innumerevoli innumerevoli innumerevoli possibilità di sbarcare i migranti ma ha opposto innumerevoli rifiuti». (Corriere della Sera)

“Sono qui perché ho un impegno personale inderogabile, preso da tempo, non ritardabile. Ho informato da tempo il ministro Salvini che non sarei potuto essere a Palermo, ma non ci sono solo fisicamente perché con il pensiero, il cuore e la mente sono con tutti loro”. (Il Sole 24 ORE)

Lo scrive sui social il dirigente di Italia Viva Luciano Nobili, consigliere regionale del Lazio. "A me sembra molto grave che un ministro della Repubblica Italiana - a maggior ragione se si occupa di Pubblica istruzione - sia in piazza a manifestare contro un processo nel quale è imputato il suo capo politico. (Civonline)

Processo Open Arms, la legale di Salvini: “Colpa della ong se i migranti non sbarcarono”

"E' vergognoso che tre ministri scendano in piazza contro la magistratura", con Pm "messi sotto scorta per l'odio che questa destra fomenta". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Era l'unica del pool di magistrate a non essere ancora tutelata. Manifestazione di deputati e senatori a sostegno del leader, che commenta: «A testa alta, senza paura, per l’Italia e gli italiani» (Open)

– "Assolvete Salvini perché il fatto non sussiste”: è la richiesta formulata dalla difesa del vicepremier, imputato per sequestro di persona nel processo Open Arms. (QUOTIDIANO NAZIONALE)