Gedi-Exor e il tentativo (fallito) dell’Ingegnere. Così Repubblica cambia padrone

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Sole 24 ORE ECONOMIA

La Repubblica ora cambierà padrone, insieme con La Stampa che tornerà a casa sotto le insegne di Exor.

L'occasione più concreta si era presentata in primavera quando si era fatta avanti una cordata composta da Flavio Cattaneo, il fondo Peninsula e un terzo investitore rimasto sotto traccia.

A metà ottobre Romed, la finanziaria dell'ingegnere, si era fatta avanti con un'offerta non concordata per rilevare il 29,9% di Gedi a 25 centesimi per azione valorizzando la casa editrice 129 milioni. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altri media

È stato firmato l'accordo per la cessione adella partecipazione diin, il gruppo editoriale di cui fa parte Repubblica, pari al 43,78%. Oltre a portare l’esperienza maturata nel settore, anche a livello internazionale, Exor assicurerà la stabilità necessaria per accelerare le trasformazioni sul piano tecnologico e organizzativo. (la Repubblica)

Sull'operazione è intervenuto anche il sottosegretario all'editoria Andrea Martella: "Seguiamocon interesse la vicenda, stiamo parlando di testate che rappresentano un patrimonio culturale e informativo del nostro paese", ha detto nel corso di un Forum con Radiocor. (la Repubblica)

Con quell'operazione, la società si rafforzò ulteriormente nel panorama dell'editoria italiana, aggiungendo ai quotidiani storici del Nord Ovest dell'Italia quelli che facevano capo al gruppo De Benedetti, a partire dalla testata storica di 'La Repubblica'. (AGI - Agenzia Italia)

Secondo Akros, nel breve termine il principale catalizzatore sarà poi la finalizzazione della fusione Cofide-Cir (effettiva da gennaio 2020). Gli analisti di Banca Akros, che ieri avevano alzato la raccomandazione su Cir da accumulate a buy con un nuovo target fissato a 1,5 euro, definiscono “l’accordo raggiunto con Exor la migliore soluzione per Cir grazie al generoso prezzo dell’offerta”. (Finanzaonline.com)

Exor, che già detiene un'importante quota dell'Economist, in pratica torna a giocare un ruolo da protagonista anche nell'editoria italiana. All'esito del closing, Exor promuoverà un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria al prezzo di 0,46 euro per azione per il tramite di una società di nuova costituzione. (Primocanale)

Altrimenti sentir parlare della vendita del gruppo che controlla testate prestigiose come la Repubblica, La Stampa o l’Espresso ed emittenti seguitissime come Radio Deejay può confondere un po’. Per Exor l’acquisto dell’intero gruppo editoriale è un’operazione finanziaria meno impegnativa di quella che ha portato Cristiano Ronaldo a Torino. (Avvenire)