Ucraina attacca con missili Usa Atacms la Russia, e Putin aggiorna la dottrina nucleare: “Possibile risposta atomica” - VIDEO

L'Ucraina ha cominciato gli attacchi coi missili Atacms Usa contro la Russia. Il bersaglio è una struttura militare vicino alla città di Karachev nella regione di Bryansk a circa 130 chilometri dal confine con l'Ucraina. Il bersaglio sarebbe stato "colpito con successo". Intanto Putin firma la nuova dottrina militare: "Possibile risposta atomica ai missili occidentali”. Ucraina, attacchi con missili Usa Atacms contro la Russia, e Putin aggiorna la dottrina nucleare Neanche il tempo di dare l'ok che l'Ucraina utilizza i missili Usa Atacms con una gittata di 300 chilometri per attaccare in Russia. (Il Giornale d'Italia)

Su altri media

Il Cremlino ha varato un decreto con alcuni emendamenti sulla dottrina delle armi atomiche della Russia. La notizia, è stata data in mattinata dall’agenzia russa Tass. (L'Opinione)

La Russia infatti non esclude l'uso di armi nucleari in caso di attacchi. Dopo la notizia del via libera da parte di Joe Biden a Kiev dell'utilizzo dei missili statunitensi a lungo raggio, non si è fatta attendere la risposta della controparte. (Liberoquotidiano.it)

Le ultime sulla guerra (BlogSicilia.it)

Putin firma la nuova dottrina nucleare: cosa significa e cosa minaccia

Questi cambiamenti segnano un aggiornamento significativo della dottrina nucleare della Russia, adattandola alle nuove circostanze geopolitiche e strategiche. Uso delle armi nucleari in risposta a minacc… (La Stampa)

La Russia ritiene che sia “necessario” allentare le regole per il possibile ricorso alle armi nucleari in risposta a quelle che Mosca vede come minacce alle propria sicurezza. Lo ha reso noto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov dopo che Vladimir Putin ha firmato un decreto per aggiornare la dottrina nucleare che amplia le condizioni in cui Mosca considererebbe di lanciare un attacco nucleare. (CremonaOggi)

Si tratta di una svolta rispetto alla dottrina precedente, stabilita in un decreto del 2020, che prevedeva invece che la nazione potesse usare le armi nucleari solo in caso di attacco nucleare da parte di un nemico o di un attacco convenzionale "che minacciasse l'esistenza dello Stato". (Today.it)