Meloni dopo l'inchiesta di Fanpage: «Abbiamo già fatto i conti con il Ventennio. Chi non ha compreso il percorso non può farne parte»

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Morti sul lavoro

Giorgia Meloni non ci sta. La premier decide di fare definitivamente chiarezza sul caso interno a Fratelli d'Italia, il suo partito, esploso a seguito dell'inchiesta di Fanpage, che ha provocato le dimissioni di due esponenti di Gioventù nazionale e di altre che potrebbero arrivare. In una lettera inviata ai dirigenti di FdI la leader ha dettato e ribadito la sua ricetta per il presente (e per il futuro), nel tentativo di respingere tutte le critiche che le sono state mosse. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

L’ho detto e ripetuto decine di volte, ma casomai ce ne fosse bisogno lo ripeto: non c’è spazio, in Fratelli d’Italia, per posizioni razziste o antisemite, come non c’è spazio per i nostalgici dei totalitarismi del ’900, o per qualsiasi manifestazione di stupido folklore. (Liberoquotidiano.it)

Al centro del reportage, le nostalgie alle figure e alle idee del secolo scorso o, quantomeno, il fascino di alcuni giovani per la ritualità fascista e certe uscite intolleranti decisamente infelici. Azione interviene sull'inchiesta di Fanpage: "Occasione per riflettere sui giovani in politica". (Prima Merate)

L’ho detto e ripetuto decine di volte, ma casomai ce ne fosse bisogno lo ripeto: non c’è spazio, in Fratelli d’Italia, per posizioni razziste o antisemite, come non c’è spazio per i nostalgici dei totalitarismi del ‘900, o per qualsiasi manifestazione di stupido folklore. (La Stampa)

In uscita “L’anticamera della pazzia”, volume contenente inchieste e articoli del poeta Franco Costabile

Dopo l’inchiesta di Fanpage, i silenzi, i provvedimenti disciplinari annunciati e gli attacchi alla stampa, Giorgia Meloni scrive ai dirigenti del suo partito per dettare la linea. Lo fa, ancora una volta, utilizzando formule che usano codici, automatismi e stratagemmi retorici tipici della storia cui appartiene. (il manifesto)

«L'ho ripetuto decine di volte: non c'è spazio, in Fratelli d'Italia, per posizioni razziste o antisemite, come non c'è spazio per i nostalgici dei totalitarismi del 900, o per qualsiasi manifestazione di stupido folklore». (il Giornale)

Share Facebook L’annuncio segue, a distanza di un mese, l’uscita de “Le notti ritrovate”, dello stesso autore ed edito sempre da Lebeg, che include il racconto dal quale prende il titolo il volume, una recensione a “Il mestiere di vivere” di Cesare Pavese, e tre poesie: “Remi d’ossa”, “Città” e “Lettera”, tutti apparsi sul settimanale«Voce del Popolo» di Taranto tra il 1950 e il 1954. (Corriere di Lamezia)