Omicidio Maria Campai, il 17enne fermato: "Volevo scoprire che cosa si prova"

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Ponte sullo Stretto

"Volevo scoprire che cosa si prova ad uccidere". Secondo quanto riporta 'La Gazzetta di Mantova', lo avrebbe detto agli investigatori il 17enne fermato con le accuse di omicidio volontario... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Se ne è parlato anche su altre testate

Si tratta di Domenico Ceravolo, 47 anni, originario di Torino; Francesco D’Onofrio, 69 anni, di Vibo Valentia; Antonio Serratore, cinquantenne pure lui del Vibonese; Rocco Costa, 58 anni, di Vibo Valentia. (Il Giornale d'Italia)

Queste le parole che, secondo la Gazzetta di Mantova, avrebbe pronunciato davanti ai carabinieri, in una sorta di confessione, il 17enne accusato di aver ammazzato in modo premeditato il 19 settembre scorso nel garage di casa a Viadana, Maria Campai, 42enne romena contattata su una chat di incontri, e di averne poi nascosto il cadavere nel giardino di una vicina villetta disabitata. (La Stampa)

VIADANA «Impossibile sia stato mio figlio: è una brava persona. Ma anche fosse stato lui, credo avrebbe avuto un complice». (La Voce di Mantova)

Dopo aver ucciso Maria Campai il 17enne si è allenato e ha cenato con i genitori come nulla fosse

Il 17enne di Viadana avrebbe fatto una prima confessione: "Volevo capire cosa si prova ad uccidere". Su Fortnite un'immagine di Filippo Turetta. Il 17enne di Viadana avrebbe fatto una prima ammissione durante un primo interrogatorio con i carabinieri: "Volevo sentire cosa si prova ad uccidere". (Prima Mantova)

Gli investigatori stanno ora cercando di ricostruire i dettagli dell’omicidio (AltaRimini)

A cura di Fabrizio Capecelatro Maria Campai (foto da Facebook) (Fanpage.it)