Eh no, la Siria non è un paese sicuro. Forse ora l'hanno capito anche Meloni e von der Leyen (di C. Renda)
Iscriviti alla newsletter settimanale "Cose dell'altro mondo" Risulta facile dire oggi che la Siria non è un paese sicuro. Sono le ore in cui decine di migliaia di civili fuggono da Aleppo verso sud-ovest, lungo le direttrici che portano a Salamiya e a Latakia. I ribelli jihadisti sunniti filo-turchi di Hayat Tahrir al-Sham ("Organizzazione per la liberazione del Levant… (L'HuffPost)
Ne parlano anche altri media
Di attacco a sorpresa parlano in tanti. Ma per molti osservatori è più che altro il segnale: le ceneri di uno dei conflitti più sanguinosi e mortali della nostra epoca stanno tornando a farsi braci. (Corriere della Sera)
La prima battaglia di Aleppo durò quattro anni, con i jet russi e i miliziani filoiraniani a dare man forte agli assadisti, l’assedio più lungo e sanguinosa della guerra civile e globale siriana, migliaia di morti, eccidi di massa. (la Repubblica)
La presa di Aleppo da parte dei ribelli islamisti anti-Assad riporta l’attenzione del mondo su un Paese, la Siria, dimenticato dopo gli anni della sanguinosa guerra civile scoppiata nel 2011. A guidare la rivolta è Hayat Tahrir al-Sham (Organizzazione per la Liberazione del Levante), una delle principali fazioni jihadiste protagoniste della guerra di 13 anni fa. (Il Sole 24 ORE)
L'Onu registra circa 15mila civili sfollati, ma è un numero destinato a crescere col passare delle ore Forze jihadiste filo-turche sono entrate ad Aleppo, a lungo contesa nel contesto della guerra siriana ma per gli ultimi otto anni rimasta saldamente in mano alle forze governative, sostenute da Russia e Iran. (ilgazzettino.it)
I ribelli si stavano preparando da tempo e il momento particolare ha fatto il resto: la Russia concentrata sull’Ucraina, Hezbollah indebolita in Libano per via del conflitto con Israele e l’Iran rallentato, le vie di comunicazione distrutte dai bombardamenti. (la Repubblica)
Il presidente siriano: "Continuiamo a difendere la stabilità e l'integrità territoriale del Paese". Presa Aleppo, civili in fuga e coprifuoco di 24 ore Le forze jihadiste filo-turche continuano ad avanzare nella campagna settentrionale della provincia di Hama, nella Siria centrale, dopo aver conquistato territori chiave nelle province nord-occidentali di Aleppo e Idlib, secondo le news e gli aggiornamenti forniti dall'Osservatorio siriano per i diritti umani (SOHR). (Adnkronos)