Quella di Sinner è una dittatura: gli avversari non fanno più paura

Quella di Sinner è una dittatura: gli avversari non fanno più paura Sinner (foto LaPresse) L’avevamo scritto a fine agosto: sulla carta gli US Open erano il suo torneo. Ma siccome il vangelo secondo Brad Gilbert (già numero 4 al mondo, poi coach storico di Andre Agassi e oggi di Coco Gauff) recita che “il tennis si gioca sulla terra, sull’erba e sul cemento, ma non sulla carta”, Jannik Sinner ha voluto regalarci la più bella delle conferme. (Today.it)

La notizia riportata su altri media

“È passato tutto molto velocemente – afferma l’altoatesino nella conferenza stampa di chiusura degli Us Open – Ricordo la partita con Wawrinka sull’Armstrong. E’ il mondo di Jannik Sinner passato attraverso la vittoria della Coppa Davis ed un caso doping che è stato gestito in modo tale da essersi sgonfiato prima ancora di fare notizia. (Agenzia askanews)

46 Jannik Sinner trasforma la gaffe dell'intervistatrice in una battuta e salva sulla linea una domanda nata male dimenticando che match del genere si vincono al meglio dei tre e non due set. Nella risposta del campione degli US Open si può leggere anche tutto il pathos provato quando, nel terzo set, Taylor Fritz gli ha dato filo da torcere e ha dovuto dare fondo a tutta la propria classe per batterlo e conquistare il secondo Slam della stagione (dopo gli Australian Open). (Fanpage.it)

Quello che colpisce è la sua forza mentale, quella che gli consente di tenere alta una concentrazione che nel tennis se non è tutto è molto. Se poi agli avversari da affrontare si moltiplicano, lui non fa un plissé e va avanti, come se niente fosse. (il Giornale)

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Il numero 1 del mondo è stato incensato dai giornali esteri dopo il secondo trionfo a livello Slam Foto Ray Giubilo (TennisItaliano.it)

Ho cercato di mantenere il senso delle cose e il focus di Jannik su quelli che erano i nostri obiettivi, gli ripetevo in continuazione che non aveva fatto nulla di sbagliato e che qualunque cosa fosse successa sarebbe dovuto restare con la testa alta". (Il Mattino di Padova)

Il primo pensiero di Jannik Sinner una volta battuto Taylor Fritz nella finale degli Us Open — il suo secondo Slam di questo incredibile 2024 — è ancora una volta per la famiglia, anche come concetto allargato. (Corriere della Sera)