Accoltella l'amico al torace: una 17enne fermata per tentato omicidio. La confessione: “Sono stata io”

– È appesa a un filo la vita del 26enne accoltellato nell'appartamento di un amico a Padova. A sferrare il fendente al torace è stata una 17enne, fermata per tentato omicidio. È successo intorno alle 4 di venerdì mattina, 12 gennaio. “Sono stata io”, avrebbe detto la ragazza ai carabinieri intervenuti nell’abitazione, in un condominio di via Falloppio, non lontano dall'Ospedale Civile di Padova. All’arrivo, i militari hanno trovato il ragazzo ferito, svenuto e disteso sul pavimento. (il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altre fonti

Proseguono le indagini dei carabinieri, delegati dalla procura del Tribunale per i minorenni di Venezia, sull’accoltellamento di un ragazzo padovano di 26 anni, E.S., avvenuto alle prime ore di venerdì in un appartamento di via Falloppio. (ilgazzettino.it)

La 17enne accusata di aver accoltellato alle prime ore di ieri in via Falloppio a Padova E.S., il 26enne con cui da qualche settimana aveva un relazione, aveva infatti avuto dei precedenti guai con la giustizia: furti, ma anche e soprattutto atti di bullismo. (ilgazzettino.it)

Resta ricoverato in rianimazione il 26enne padovano accoltellato al petto dalla fidanzatina minorenne, le sue condizioni sono stabili, non è in pericolo di vita. Gli inquirenti attendono il suo risveglio per ascoltare la sua versione dei fatti. (TG Padova)

Era il 21 luglio scorso quando tre ragazze, una di 19 anni, che ha guidato l’azione e due di 17 anni, tutte nate in Italia ma da genitori stranieri, hanno aggredito, picchiato e rapinato una sedicenne padovana prima dentro e poi fuori dal supermercato Despar di Prato della Valle, nel cuore di Padova. (Il Mattino di Padova)

Queste le parole di una ragazza di 17 anni davanti all’amico steso a terra sanguinante con un colpo di coltello al torace. «Sono stata io». (Corriere)

Le sue condizioni restano gravi, anche se stando a quanto emerge il suo quadro clinico sarebbe complessivamente in lento miglioramento. Il giovane infatti, pur avendo riportato ferite estremamente serie, tali da richiedere un intervento d’urgenza appena arrivato in pronto soccorso, non è più considerato in pericolo imminente, ed ora i medici dovranno solo valutare i margini di ripresa, e soprattutto la presenza di possibili danni a lungo termine. (Corriere)