Carte segrete a Mar-a-Lago, Jack Smith impugna l'archiviazione

Carte segrete a Mar-a-Lago, Jack Smith impugna l'archiviazione
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Corriere del Ticino ESTERI

Il procuratore speciale Jack Smith ha impugnato formalmente la decisione di Aileen Cannon, la giudice - nominata da Donald Trump - che ha archivato il caso delle carte classificate trattenute dall'ex presidente a Mar-a-Lago stabilendo che il dipartimento di giustizia non ha il potere di nominare o finanziare procuratori speciali come lo stesso Smith. Quest'ultimo ritiene che la decisione sia «carente nel merito» e che possa aver conseguenze su altre indagini condotte da 'special cousel', da quelle contro Hunter Biden a quelle contro lo stesso Trump. (Corriere del Ticino)

La notizia riportata su altri giornali

«L’atto d’accusa sostitutivo, presentato a un nuovo gran jury che non aveva ascoltato in precedenza le prove sul caso, riflette gli sforzi del governo per rispettare e attuare» la decisione della Corte suprema sull’immunità presidenziale, si può leggere nel documentato presentato. (Open)

Bloccato dalla Corte Suprema che ha sancito l’immunità dei presidenti per tutti gli atti che hanno un profilo pubblico, Jack Smith non molla la presa: il superprocuratore che ha incriminato Donald Trump per una serie di ipotesi di reato federali, e in particolare per avere promosso l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021, ha presentato una nuova incriminazione nei confronti dell’ex presidente che, in realtà, è una revisione del vecchio capo d’imputazione, concepita in modo da tentare di renderlo compatibile con la sentenza della Corte Suprema. (Corriere della Sera)

Il procuratore speciale Jack Smith ha presentato, infatti, un atto d'accusa sostitutivo, "alleggerito", a proposito del ruolo che l'ex presidente ha avuto nel tentare di invalidare le elezioni del 2020. (il Giornale)

'Rivista l'incriminazione di Trump per il 6 gennaio'

I procuratori hanno ristretto le accuse strategicamente e modificato il linguaggio per conformarsi all’ultima sentenza della Corte Suprema sull’immunità presidenziale, nella quale i giudici hanno stabilito che gli ex presidenti sono protetti da accuse penali negli atti ufficiali. (il manifesto)

L’attesa intervista è un test per Harris e un esame in vista del faccia a faccia con Trump, che avrà le stesse regole dell’ultimo dibattito su Cnn tra Trump e Joe Biden: quindi microfono spento quando parla l’altro candidato, confronto in piedi, senza appunti. (RSI.ch Informazione)

Una mossa che apre la strada a una nuova battaglia legale con i legali dell'ex presidente sulla definizione di immunità presidenziale dettata dall'Alta Corte. I legali dell'ex presidente, secondo Cnn, sono stati colti di sorpresa: si attendevano l'atto di accusa sostitutivo ma credevano che sarebbe arrivato in autunno. (Il Messaggero Veneto)