Rai, Floridia (M5S): «Poltrone? In consiglio si va per vigilare No a un presidente espresso da un partito»

Barbara Floridia, si è votato per il cda di viale Mazzini. «Quando si tratta di ottenere poltrone in Rai, sempre presenti per votare. Quando invece non si parla di poltrone, si abbandona l’Aula», vi accusano dal Pd dopo lo strappo sulla tv pubblica e sul ddl lavoro. «Chi si esprime in questi termini cerca di inquinare le acque. Quelle nel cda non sono “poltrone” ma sono presidi di vigilanza e controllo dove è fondamentale la presenza delle opposizioni a tutela del pluralismo e del rispetto delle diverse sensibilità. (Corriere della Sera)

Su altri giornali

Dopo una fase di stallo di alcuni mesi va in porto il rinnovo del consiglio di amministrazione Rai, scaduto lo scorso maggio. Il voto parlamentare sui quattro membri che andranno ad aggiungersi a Davide Di Pietro, eletto dai dipendenti lo scorso novembre, è andato come da previsioni, con una spaccatura dell'opposizione che potrebbe minare il futuro del campo largo. (la Repubblica)

Successivamente, probabilmente già nel primo pomeriggio, è prevista la prima seduta del nuovo cda, chiamato a nominare Rossi amministratore delegato e Agnes presidente. (Il Piccolo)

Non risulta e Forza Italia anzi insiste sulla sua candidata Simona Agnes. Ma ora nell’opposizione siamo alla fiera della rivendicazione, dei puntini sulle i e pure del «ma quando mai…». (il manifesto)

Il Campo largo esplode sul voto in Rai, scintille Conte-Schlein: "Spaccatura dal Pd", "Incoerenti"

La Lega punta su stop al canone e aumento del tetto pubblicitario: ma non esclude l'ipotesi privatizzazione (LAPRESSE)

Rimandare «almeno fino a novembre», dopo le Regionali, per non essere costretti tanto presto al passo indietro. ROMA Temporeggiare. (ilmessaggero.it)

La "grande ammucchiata" per mettere insieme il Pd con il M5s, ma anche con Avs, Azione e Italia viva è naufragata oggi dopo aver perso pezzi cammin facendo. La votazione per i nuovi membri del Cda Rai rischia di mettere definitivmente la parola fine sul Campo largo così tanto sponsorizzato da Elly Schlein. (il Giornale)