Il palazzo a Londra e il peculato «senza scopo di lucro»: le motivazioni della sentenza di condanna al cardinale Becciu
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Sono 819 pagine in cui la magistratura della Santa Sede ripercorre la rete di investimenti speculativi che girava intorno all'ex Sostituto della Segreteria vaticana È stata confermata l’accusa di peculato a danno del cardinale Angelo Becciu, pur «senza finalità di lucro». Lo si apprende dalle motivazioni della sentenza depositate dal Tribunale vaticano: in totale 819 pagine che ripercorrono passo dopo passo tutti i risvolti della complessissima rete di speculazioni finanziarie e intrighi che ha interessato la Santa Sede dal 2011 (Open)
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Servizio di Rita Salerno Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)
Sono contenute in oltre 800 le pagine le motivazioni della sentenza con cui il Tribunale vaticano, lo scorso dicembre 2023, aveva condannato per reati diversi il cardinale Giovanni Angelo Becciu e altre persone coinvolte (Raffaele Mincione, Enrico Crasso, Gianluigi Torzi, Nicola Squillace, Fabrizio Tirabassi e Cecilia Marogna). (Sky Tg24 )
Che nel dicembre 2023 ha condannato quasi tutti gli imputati per alcuni reati, assolvendoli per altri. (Il Dubbio)
Ecco perché il Tribunale del Papa, lo scorso dicembre, ha condannato in primo grado il cardinale Angelo Becciu in riferimento ai 100 mila euro provenienti dai fondi della Segreteria di Stato e destinati alla cooperativa Spes della diocesi di Ozieri, in Sardegna, nella quale lavorava anche suo fratello. (ilmessaggero.it)
Ecco perché il Tribunale del Vaticano, lo scorso dicembre, ha condannato il cardinale Angelo Becciu per peculato. Nel dettaglio, il cardinale Giovanni Angelo Becciu e Raffaele Mincione erano stati riconosciuti colpevoli di peculato; Enrico Crasso per il reato di autoriciclaggio; Gianluigi Torzi e Nicola Squillace per truffa aggravata e Torzi anche per estorsione in concorso con Fabrizio Tirabassi, lo stesso Tirabassi per autoriciclaggio. (La Nuova Sardegna)
In un documento di oltre 700 pagine, il Tribunale della Città del Vaticano chiarisce la condanna del cardinale Giovanni Angelo Becciu e di altri imputati, confermando il principio di un giusto processo. (Sassari Oggi)