Telegram fornirà i dati degli utenti sospetti alle autorità

Telegram fornirà i dati degli utenti sospetti alle autorità
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WIRED Italia ESTERI

È Telegram l'ennesimo gigante tech a cadere sotto le pressioni delle autorità nazionali. L'app di messaggistica nota per la sua proclamata difesa della privacy degli utenti, benché nei fatti sia più debole di altre piattaforme, ha annunciato una svolta nella sua politica di gestione dei dati. Pavel Durov, il fondatore e ad della piattaforma, ha dichiarato dal suo account ufficiale di Telegram che l'azienda fornirà alle autorità giudiziarie gli indirizzi IP e i numeri di telefono degli utenti sospettati di attività criminali. (WIRED Italia)

Ne parlano anche altre fonti

La collaborazione di Telegram con le autorità Si veda la recente modifica della privacy policy che al paragrafo 8.3 così dice: (Cyber Security 360)

Telegram fornirà alle autorità giudiziarie dati come gli indirizzi IP e i numeri di telefono degli utenti coinvolti in processi legali. Questa decisione segna una svolta significativa per una piattaforma che finora aveva fatto della riservatezza il suo punto di forza. (Tech Princess)

Telegram non è più blindato come lo è stato dagli albori fino all’arresto a sopresa in Francia: il CEO della piattaforma, Pavel Durov, ha dichiarato che l’app di messaggistica inizierà a fornire gli indirizzi IP e i numeri di telefono degli utenti in risposta ad eventuali richieste da parte delle autorità. (macitynet.it)

Che errore piegare Telegram alle autorità

La piattaforma ha annunciato nuove policy dopo l'arresto del Ceo e fondatore Pavel Durov. (Fanpage.it)

Lo ha reso noto Pavel Durov in un post sul proprio canale. Oltre alla nuova politica sulla privacy, il fondatore e Ceo di Telegram ha annunciato che i moderatori dell’app impiegano l’AI per individuare (e, soprattutto, rimuovere) contenuti critici dalla funzione di ricerca. (Key4biz.it)

Alla fine Telegram ha ceduto. Il social media di Pavel Durov, dopo il suo arresto a Parigi, ha deciso di fornire alle autorità i dati dei soggetti sospettati di svolgere attività illegali. A me già quando viene usata la parola “autorità” mi fa girare le balle, perché se poi penso che i dati vengono forniti a gente tipo Striano, cioè l’uomo delle Guardia di Finanza, una autorità, che ha scaricato migliaia di dossier illegalmente, allora mi dico: ma per quale cavolo di motivo abbiamo ancora questo atteggiamento sussiegoso nei confronti di questi signori che sono dei nostri stipendiati? (Nicola Porro)