Superbonus in dieci rate annuali? Per il 2023, serve un'integrazione della dichiarazione dei redditi già presentata
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Il Superbonus per i lavori effettuati nel 2023 può essere spalmato in dieci quote annuali di pari importo nella dichiarazione dei redditi. Questa la novità che prevede la legge di Bilancio 2025 andando così a colmare un vuoto normativo creatosi con due diverse leggi. In quante quote si può spalmare il Superbonus In origine il Superbonus nasce come maxi detrazione introdotta dal Decreto rilancio e nel corso del tempo ha cambiato aliquote, passando dal 110 al 70 e dal 2025 al 65% per poi sparire definitivamente dal 2026 secondo le intenzioni del governo. (Cose di Casa)
Ne parlano anche altri media
Bonus 150 euro anti-inflazione: come presentare la domanda. Tempistiche sino a gennaio 2023 Dopo il bonus 200 euro contro il caro bollette e contro l’inflazione, arriva un altro aiuto economico volto a sostenere economicamente le famiglie italiane. (Blowingpost)
Negli ultimi anni, a seguito del Covid e dell’inflazione, il Governo italiano ha introdotto una serie di bonus ed incentivi per cercare di aiutare le famiglie che si trovano in una situazione di difficoltà economica. (Abruzzo Cityrumors)
Nella bozza di manovra è arrivata anche la conferma, seppur con valori ridotti, delle detrazioni legate ai bonus edilizi per le ristrutturazioni, l’efficientamento energetico e per il bonus mobili. (Gazzetta di Reggio)
In particolare, il bonus ristrutturazioni al 50% è stato prorogato mantenendo le condizioni attuali, con alcune modifiche che meritano attenzione per chi intende effettuare lavori sugli immobili. La Manovra 2025 , approvata dal Consiglio dei ministri e ora in discussione alle Camere, porta con sé rilevanti conferme e aggiornamenti sui bonus per ristrutturazioni e mobili. (Gazzetta del Sud)
Confedilizia: “Senza detrazioni patrimonio immobiliare italiano è a rischio degrado” Alla luce di queste preoccupazioni Confedilizia è stata ascoltata in audizione dalle Commissioni Bilancio della Camera e del Senato proprio in cui si è discusso della manovra varata dal Governo. (Impresa Italiana)
Cna, sulla base di un sondaggio curato da Nomisma, stima che la stretta sui bonus edilizi, con aliquote al 36% ed un tetto massimo di 48mila euro, ridurrebbe la domanda delle famiglie per le ristrutturazioni di 97,3 miliardi in tre anni, con 3,5 milioni di famiglie (su 10 milioni) che potrebbero rinunciare a lavori che hanno in programma per le loro abitazioni. (LA NOTIZIA)