GUERRA IN IRAN

Ci sarà la guerra in Iran? In Iran c’è già la guerra, una guerra spietata del regime teocratico, da decenni, contro gli iraniani. Dall’inizio di quest’anno il regime ha già impiccato oltre 555 persone, di cui 255 dall’insediamento del nuovo presidente, Massuod Pezeshkian, che ancora qualcuno in Occidente chiama “moderato”. Forse, mentre stiamo leggendo queste righe, Israele potrebbe avere già iniziato l’attacco all’Iran, se nel frattempo il presidente Joe Biden non l’abbia convito a desistere, ma sembra molto difficile. (L'Opinione delle Libertà)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nel corso dell’ultimo anno la geopolitica del Medio Oriente è stata completamente stravolta: posture strategiche, logiche di deterrenza, certezze consolidate e leadership decennali sono state spazzate via dal massacro del 7 ottobre, dalla violenta reazione israeliana lungo la Striscia di Gaza e in Cisgiordania, dall’apertura simultanea di più fronti – dallo Yemen al Libano, alla dinamica di escalation stabilitasi con l’Iran. (ISPI)

L'Iran non vuole la guerra. Questo sarebbe stato un atto previsto e annunciato, in risposta all'uccisione del capo di Hezbollah da parte di Tel Aviv. (Il Giornale d'Italia)

La guerra con l’Iran non solo minaccia la stabilità regionale, ma ha anche il potenziale di innescare una crisi energetica globale, simile a quella del 1973. Le tensioni globali stanno convergendo verso un punto di non ritorno, con il Medio Oriente al centro di queste dinamiche pericolose. (Avanti Online)

A cosa punta davvero Israele. Parla Varvelli (Ecfr)

In verità la Russia è legata all’Iran soprattutto per la fornitura di armi che l’Iran invia alla Russia e la Cina è legata all’Iran perché compra l'89% del petrolio ed un danneggiamento degli impianti sarebbe una iattura per l’economia cinese. (Nuovo Giornale Nazionale)

E non si tratta solo di una frase vuota: dietro quello slogan, quel mantra, non c’è solo Netanyahu, ma un intero Paese che ha affidato al suo primo ministro il “lavoro sporco”, il compito di garantire la sua sopravvivenza a qualsiasi costo. (Il Dubbio)

Israele attaccherà senz’altro l’Iran ma non è detto che il regime degli ayatollah debba necessariamente soccombere. È la valutazione fatta da Arturo Varvelli, direttore dell’Ufficio di Roma e Senior Policy Fellow presso lo European Council on Foreign Relations (ECFR), che in questa intervista a Start Magazine delinea gli imminenti scenari in Medio Oriente. (Start Magazine)