Terrorismo: indagati progettavano di costruire case sicure per ospitare russi
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I due imprenditori monzesi indagati dal pm di Milano Alessandro Gobbis per corruzione con l'aggravante della finalità di terrorismo ed eversione, progettavano di costituire a Milano, "una rete di 'case sicure', ossia strutture ricettive per ospitare cittadini russi in transito sul territorio italiano, omettendone la registrazione e tutelandone la privacy". E' uno dei dettagli che emerge dalla chiusura indagine sui legami tra i presunti 'spioni' e alcuni presunti componenti dell'intelligence russa. (Civonline)
Se ne è parlato anche su altre testate
Secondo quanto trapelato, avrebbero anche progettato di costruire nel capoluogo lombardo una rete di “case sicure”, cioè rifugi utilizzati da spie e informatori durante operazioni segrete per incontrarsi o nascondersi. (IL GIORNO)
Un inquietante caso di spionaggio internazionale ha coinvolto l'Italia, con l’ombra della Russia che si allunga su operazioni clandestine per ottenere informazioni strategiche attraverso canali digitali. (Inside Over)
E' uno dei dettagli che emerge nella chiusura indagine sui presunti legami tra due italiani e 007 russi. (Civonline)
MILANO. «Abbiamo strutture, abbiamo tecnologie, sappiamo muoverci», sosteneva il 34enne italo-svizzero P.S. quando, nel marzo 2023, ha scritto a una mail istituzionale dell’Fsb per offrirsi di lavorare «a sostegno della pace in ogni modo». (La Stampa)
Hanno posizionato di nascosto telecamere su alcuni taxi e utilizzato droni per mappare aree specifiche di Milano. L’accusa per due uomini, di cui non è nota l’identità, è di corruzione del cittadino da parte dello straniero ed è arrivata al termine delle indagini condotte dal Ros di Milano, in collaborazione con la Sezione criptovalute del comando carabinieri Antifalsificazione monetaria di Roma. (StartupItalia)
Il piano però non sarebbe andato a buon fine. (Fanpage.it)