Usa, ai repubblicani il controllo del Congresso, ma la vittoria è risicata. Cosa potrà fare Trump (e cosa no) grazie alla «tripletta»
Dopo il Senato messa in cassaforte la maggioranza pure alla Camera: eppure nel Gop non mancano i segnali di distacco sulle prime scelte della nuova era Trump Casa Bianca, Senato e ora anche la Camera. È una vittoria totale quella ottenuta da Donald Trump alle presidenziali del 5 novembre, con il partito repubblicano che potrà contare sul controllo di tutte e tre le istituzioni al cuore di Washington (Open)
Ne parlano anche altre fonti
I repubblicani mantengono il controllo della Camera Usa, secondo le proiezioni di Cnn e Nbc. Il risultato concede ai repubblicani il controllo dell'intero Congresso, visto che hanno la maggioranza... (Virgilio)
Lo riportano i media americani. Avrà bisogno di 218 voti a gennaio per mantenere il suo ruolo ma ha già ricevuto l'endorsement di Donald Trump che ha chiesto ai repubblicani di schierarsi "al 100%" con lui. (Il Messaggero Veneto)
Mike Johnson ha ottenuto la nomination a speaker della Camera. Lo riportano i media americani. (Corriere del Ticino)
Lo dicono le proiezioni di Cnn e Nbc sulla Camera dei rappresentanti. Questo ampio controllo faciliterà a Trump l'attuazione della sua agenda politica, anche se dal Senato arriva il primo "schiaffo": il partito ha eletto il moderato John Thune come leader della maggioranza. (Lettera43)
Di Euronews Agenzie: AP PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)
Al Senato il vantaggio per il partito di Trump è avanti 52 a 47 (maggioranza con 50 senatori). La maggioranza alla Camera si raggiunge con 218 deputati, i repubblicani ne hanno già ufficializzati 216 mentre i democratici sono fermi a 207. (Il Fatto Quotidiano)