Wall Street in rialzo dopo inflazione senza sorprese. Verso nuovo taglio Fed

Wall Street in rialzo dopo inflazione senza sorprese. Verso nuovo taglio Fed
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LA STAMPA Finanza ECONOMIA

General Motors Macy's ExxonMobil Albertsons Kroger Dow Jones S&P-500 Nasdaq 100 S&P 100 I principali indici azionari statunitensi sono in rialzo e i rendimenti dei Treasury USA sono in calo dopo che gli ultimi dati sull'inflazione hanno centrato le stime degli analisti, rafforzando le aspettative che la Federal Reserve continuerà a tagliare i tassi di interesse nella riunione di questo mese.Secondo il rapporto del Dipartimento del lavoro , l'indice dei prezzi al consumo (CPI) è aumentato dello 0,3% su base mensile a novembre e del 2,7% su base annuale, in linea con le stime. (LA STAMPA Finanza)

Ne parlano anche altre fonti

MILANO – Le Borse europee proseguono contrastate la seduta che sarà caratterizzata dall'attesa per la pubblicazione del dato sull'inflazione Usa di novembre (atteso per le 14:30 ore italiane), in cui il mercato spera di trovare conferme sul previsto nuovo taglio dei tassi Fed la prossima settimana. (la Repubblica)

Dopo il dato sull'inflazione Usa, in linea con le attese, gli investitori scommettono in un taglio dei tassi da parte della Bce. Sul fronte valutario l'euro scende a 1,0506 sul dollaro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

In flessione i rendimenti dei titoli di stato europei. Positive Londra e Parigi (+0,3%), bene Milano (+0,6%), poco mossa Francoforte (-0,04%). (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L’inflazione Usa sale al 2,7% a novembre ma non spaventa la Fed. Atteso un taglio dello 0,25% il 18 dicembre

Il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato 97,18 punti, pari a un incremento dello 0,22%, mentre l’S&P 500 è salito di 30,62 punti (+0,51%). (Borse.it)

L’inflazione americana rimane testarda: i prezzi al consumo sono aumentati del 2,7% nell’ultimo anno a novembre, più del 2,6% misurato il mese precedente. Entrambi i dati sono stati in linea con le attese, anche se l’incremento mensile dell’indice generale, pari allo 0,3%, è stato il più significativo da aprile. (Il Sole 24 ORE)

Ma nel 2025 la banca centrale Usa dovrebbe rallentare le sforbiciate anche a causa delle politiche di Trump Il dato di novembre è superiore a quello di ottobre ma è in linea con le attese. (Milano Finanza)