Sgomberi a Caivano, le famiglie assediano il Comune. «Gravi accuse alla mamma di una delle bimbe abusate»
Dopo i primi 36 sgomberi eseguiti nella giornata di giovedì ai danni di occupanti abusivi al Parco Verde di Caivano, la giornata di oggi, nonostante il presidio delle aree mantenuto dalle forze dell'ordine, ha fatto registrare altri momenti di tensione e non solo all'interno della 167. Un gruppo di famiglie sgomberate, dalla mattinata e fino a pomeriggio inoltrato, ha sostato in maniera rumorosa sul marciapiede della delegazione degli uffici comunali all'ingresso della cittadina rivendicando il diritto ad avere subito una sistemazione. (napoli.corriere.it)
La notizia riportata su altri giornali
Leggi tutta la notizia Un territorio di competenza che racchiude 38 comuni... (Virgilio)
È il giorno del sequestro delle case “della camorra”. A Caivano la “fase due”, come la chiama il presidente del Consiglio, scatta alle nove di una mattinata di pioggia. (ilmattino.it)
Dopo «l’operazione di ripristino della legalità», come l’ha definita il prefetto di Napoli, Michele di Bari, sono iniziate le proteste. «Caivano capro espiatorio di un governo senza idee», si legge su uno striscione applicato nella zona in cui da tre giorni è allestito un sit-in soprattutto di donne. (Corriere della Sera)
Il provvedimento di sgombero, disposto dalla Procura di Napoli Nord, ha riguardato, al momento, quei nuclei familiari che disponendo di mezzi economici o in cui vi fossero componenti gravati da condanne penali per sette anni di reclusione, non possono presentare la domanda per l'accesso al piano di edilizia residenziale pubblica. (ilmattino.it)
Caivano sgomberate 36 case occupate abusivamente, la premier Giorgia Meloni: «:primo passo verso la riqualificazione del Parco Verde». Minuti per la lettura (Quotidiano del Sud)
Ieri una massiccia operazione condotta dalla procura di Napoli ha portato allo sgombero di 36 case al Parco Verde di Caivano. Abitazioni occupate in modo illegale, da soggetti che non avevano diritto ad averle perché, all’interno del nucleo familiare, era presente almeno un condannato per reati di camorra. (Open)