Team New Zealand mette subito le cose in chiaro con Ineos

La rotta verso l’ennesimo titolo è ancora lunga e tortuosa, ma, nella prima giornata della finalissima, Team New Zealand ha subito dimostrato di avere tutte le carte in regola per riuscire in un’impresa finora senza eguali: aggiudicarsi l’America’s Cup per la terza volta consecutiva. Chiaro, chiarissimo il monito lanciato a Ineos Britannia, già sotto 2-0 dopo due regate complicate, chiuse con 41” rispettivamente 27” di distacco: se è vero che c’è margine per sterzare, visto che si gareggia al meglio delle 13, da domani bisognerà necessariamente farlo. (RSI.ch Informazione)

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Nelle acque di Barcellona, New Zealand si aggiudica il primo punto e si porta sull'1-0 nella finale di America's Cup, grazie a una prima regata vinta in grande controllo contro Ineos che ha chiuso con 41'' di ritardo. (Sky Sport)

Da una parte l’equipaggio di Peter Burling, che proverà a portare a casa il trofeo per la quinta volta nella storia (1995, 2000, 2017 e 2021); dall’altra quello guidato da Ben Ainslie che cercherà di conquistare la coppa per la prima volta nella storia del Regno Unito (che non veleggia per l’America’s Cup da 60 anni). (Corriere della Sera)

La Gran Bretagna l’ha inventata ma mai vinta. New Zealand a caccia del tris

Emirates Team New Zealand ha infatti conquistato le prime due regate infliggendo sconfitte pesanti a INEOS Britannia. La giornata d'esordio della 37a America's Cup ha già messo in chiaro quali siano le forze in campo. (Sport Mediaset)

Da una parte c’è Emirates Team New Zealand, un team leggendario - nato nel 1993 (ma c’era già stata una partecipazione Kiwi alla Louis Vuitton Cup nel 1988), morto nel 2003 e resuscitato nello stesso anno - che vuole vincere il trofeo per la terza volta consecutiva, come mai prima nessuno. (La Stampa)

Barche in acqua, che la finalissima di America’s Cup abbia inizio. (La Gazzetta dello Sport)