Com'è il Padiglione Italia di Massimo Bartolini alla Biennale Arte 2024

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Luca Cerizza e Massimo Bartolini, rispettivamente curatore e artista designati per animare gli spazi italiani all’Arsenale, in occasione della 60esima edizione della Biennale d’Arte di Venezia, non sono nuovi a collaborare. Nella primavera 2023, il primo – critico e storico dell’arte milanese, classe 1969, già curatore nel 2017 della Biennale di Pune in India, di molte mostre e convegni – ha curato la personale dell’artista livornese (Cecina, 1962) allestita al Centro Pecci di Prato, Hagoromo, esposizione che teneva insieme le diverse dimensioni (artistica, narrativa, architettonica e spaziale) della ricerca di Bartolini. (Artribune)

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Con 90 paesi e 332 artisti in mostra, a cui si aggiungono 30 eventi collaterali, l’edizione di quest’anno mette sotto i riflettori "la diversità", esaminando i processi che portano a definire l’altro come “straniero”. (Elle Decor)

Da questa impostazione metodologica e concettuale, basata sulle potenzialità espressive dell’ascolto, prende le mosse il progetto di Massimo Bartolini, curato da Luca Cerizza, per il Padiglione Italia alla 60ma Biennale d’Arte di Venezia, la cui presentazione si è svolta oggi, presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura, a Roma. (ExibArt)

La Fondazione La Biennale di Venezia offre opportunità di lavoro ad addetti per la funzione di Catalogo attivo della 60ª Esposizione Internazionale d’Arte. Sono previste 3o assunzioni e la selezione è rivolta a laureati. (Ti Consiglio)

In questo nostro Speciale Biennale documenteremo, giorno per giorno, le novità che via via emergeranno sulla mostra internazionale, quelle provenienti dai vari Padiglioni Nazionali, gli appuntamenti, gli eventi, gli artisti, le mostre collaterali, le curiosità, e anche ciò che avviene “dietro le quinte” di questa manifestazione. (Artuu)