Migranti, che succede ora ai centri albanesi per i rimpatri? Il ritorno in Italia, il ricorso del governo e la decisione della Corte Ue
Il 24 ottobre scorso è entrato in vigore il decreto legge approvato dal governo per modificare la lista dei Paesi considerati “sicuri” dall’Italia e mantenere operativi i centri per migranti costruiti in Albania. Il provvedimento è stato preso dopo che il 18 ottobre il Tribunale di Roma non aveva convalidato il trattenimento dei primi 12 richiedenti asilo trasferiti in Albania ma non è stato sufficiente ad impedire che gli stessi giudici capitolini bloccassero e rispedissero in Italia anche il secondo gruppo da 8 migranti la scorsa settimana. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altre testate
Prima sedici, poi otto. E adesso c’è il rischio che nell’immediato futuro nessun altro migrante venga accompagnato nei centri d’accoglienza italiani in Albania, in attesa della pronuncia della Corte di giustizia europea sulla designazione di «paese di origine sicura», come richiesto nei giorni scorsi dai giudici di Bologna e Firenze. (Corriere Roma)
La sezione immigrazione del tribunale di Roma ha rimesso il caso dei migranti trattenuti nel centro di Gjader in Albania alla Corte di giustizia europea sospendendo il provvedimento di convalida del trattenimento. (Corriere della Sera)
Finché la barca non va (in Albania) (L'HuffPost)
Lo afferma Anna Caputo, responsabile per le politiche immigrazione dell'Arci Puglia che sta seguendo il caso dei migranti trasferiti nel centro di Brindisi dopo che, l'11 dicembre, la sezione immigrazione del tribunale di Roma ha sospeso la convalida del trattenimento in Albania. (Corriere della Sera)
E lo fa con un emendamento al decreto flussi e Paesi sicuri inserito nottetempo da Fratelli d’Italia nel decreto Flussi e paesi sicuri. Quelle sezioni cioè che finora non hanno convalidato il fermo per le… (La Stampa)
Le sezioni speciali per l’immigrazione dei tribunali civili – come quella in cui siede la giudice Silvia Albano, per intenderci – non decideranno più sulla convalida dei trattenimenti dei migranti. Tutta la competenza passerà ad altri magistrati, i togati della corte d’appello. (la Repubblica)