No a Passweb a carico delle scuole: la FLC CGIL diffida gli AT che impongono i corsi di formazione

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Contenuti Correlati NO a PASSWEB a carico delle scuole: firma la petizione online L’ultima degli Uffici territoriali dell’Amministrazione scolastica è l’iniziativa di imporre alle scuole corsi di formazione volti a “preparare” le segreterie nell’utilizzo dell’applicativo passweb dell’INPS. La FLC CGIL, in continuità con la sua azione di contrasto a passweb, si metterà a disposizione del personale che vorrà inviare le diffide. (FLC CGIL)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nell’ambito di un incontro tra una delegazione di assistenti amministrativi della provincia di Palermo e la segreteria regionale della Flc Cgil Sicilia, per fare il punto della situazione sull’annosa questione dell’uso della piattaforma Passweb, non di pertinenza del Ministero dell’Istruzione e del Merito bensì dell’Inps, è emersa la seguente posizione da parte del sindacato: “Basta sovraccaricare gli uffici di segreteria degli istituti scolastici di lavori non di loro pertinenza”. (Tecnica della Scuola)

Cosa fare in caso di sciopero nella scuola In allegato la nostra scheda di approfondimento con indicazioni utili, adempimenti, procedure e modalità di adesione allo sciopero nella scuola. (FLC CGIL)

Per uno sciopero del comparto Istruzione e Ricerca. I motivi dello sciopero Alla base della protesta sindacale la richiesta di un contratto giusto e un lavoro stabile. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il 31 ottobre sarà una giornata di protesta per tutti gli operatori del ‘comparto istruzione e ricerca’, dunque scuola e università. – Il personale docente e Ata scende in piazza. (LA NAZIONE)

Mentre si allarga il fronte della protesta, la Flc Cgil spiega che lo sciopero nasce con l'obiettivo di poter ottenere “un contratto giusto ed un lavoro stabile". In programma anche una manifestazione indetta a Roma davanti al Ministero della Funzione Pubblica a partire dalle 10. (Sky Tg24 )

Può dirsi inaugurata la stagione delle mobilitazioni. Uno sciopero è fissato per il 31 ottobre 2024 e successivamente ne è stato fissato uno anche per il 15 novembre 2024. A scendere in piazza saranno docenti e ATA, uniti contro politiche che alimentano sempre più il precariato e creano disuguaglianze. (Scuolainforma)