The Order. La recensione del film di Justin Kurzel
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Le radici di The Order, nella filmografia dell’australiano Justin Kurzel, sono da ricercare probabilmente in uno dei suoi primi, affilati titoli, Snowtown, rievocazione di una serie di efferati omicidi avvenuti negli anni Novanta nella cittadina di Adelaide, nell’Australia del Sud: la riflessione intorno alla violenza insita nelle strutture comunitarie lega a ben vedere tutta la produzione del cineasta del Macbeth arthouse del 2015, e ne segna allo stesso tempo l’urgenza e la contemporaneità di sguardo, anche quando – come in questo caso – Kurzel si affidi ad una messinscena “classica”, secca ed essenziale che guarda a Michael Mann come a True Detective, all’Alan Parker di Mississippi Burning come a Scott Cooper (Sentieri Selvaggi)
La notizia riportata su altre testate
Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan e Jurnee Smollett hanno sfilato sabato sera sul tappeto rosso di Venezia per la prima del thriller poliziesco di Justin Kurzel 'The Order'. Il film è in concorso all'81ª Mostra del Cinema ed è basato sul libro del 1989 'The Silent Brotherhood', di Kevin Flynn e Gary Gerhardt, che racconta la storia del gruppo suprematista bianco The Order, attivo negli Stati Uniti negli anni Ottanta. (Il Sole 24 ORE)
E' proprio il buon vecchio Jude (51 anni) a fornire al film magnetici e intensi strappetti, sguardi saettanti tra il folle e il burbero, per il suo detective dell’FBI, Terry Husk, nel film diretto da Justin Kurtzel (Il Fatto Quotidiano)
No, non è una visione mistica, ma è la bellezza senza tempo di Jude Law. Eccolo mentre arriva sul red carpet dell’81ª Mostra internazionale d’arte cinematografica per presentare il film in concorso “The Order”, di Justin Kurzel (Whoopsee)
Nordovest degli Usa, 1983. In seguito a una serie di violente rapine in banca, l'agente dell'FBI Terry Husk comincia a interessarsi al caso, seguendo una pista che conduce, anziché a criminali comuni, a un gruppo organizzato di suprematisti bianchi. (MYmovies.it)
Sulla storia di Berg venne scritto un libro, poi adattato a teatro da Eric Bogosian. Il 18 giugno del 1984 il conduttore radiofonico ebreo Alan Berg viene barbaramente ucciso a Denver. (cinematografo.it)
La pellicola narra la storia di The Order, un gruppo militante neo-nazista che, con brutalità e un’ideologia profondamente radicata nell’odio, ha terrorizzato l’America. Tuttavia, questo film non è solo una narrazione storica: Kurzel sfrutta la vicenda per esplorare le radici del radicalismo e il suo spaventoso ritorno nell’attualità. (Orgoglionerd)