Milano, cartello choc contro Liliana Segre al corteo pro-Palestina. I manifestanti: «Giù le mani dal Libano»

Liliana Segre: «Agente sionista». Lo stesso appellativo è ripetuto sui cartelli che sabato 28 settembre sfilano per le vie di Milano anche sotto i volti del ministro della Difesa Guido Crosetto, di John Elkann, presidente di Stellantis, di Riccardo Pacifici, ex presidente della comunità ebraica di Roma, Francesco Giubilei, editore e giornalista, Marco Carrai, imprenditore nonché console onorario d’Israele in Toscana (Corriere Milano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il sonno della ragione genera algoritmi". Si è indignato, stamattina, il giornalista Enrico Mentana, che aveva pubblicato un (Secolo d'Italia)

Sono queste le persone prese di mira e bollate come “agente sionista” durante il 51° corteo a sostegno della Palestina tenutosi il 28 settembre. Dalla senatrice a vita Liliana Segre al ministro della Difesa Guido Crosetto, dal presidente di Stellantis John Elkann al Riccardo Pacifici, ex presidente della comunità ebraica di Roma (ByoBlu)

L'antisemitismo si ripresenta nelle piazze italiane: sdoganato, con sembianze nuove ma con lo stesso carico di ostilità e minaccia. È il «sionismo» il paravento. (il Giornale)

“Quanto messo in piazza dai manifestanti propal è di una gravità eccezionale - dice -. “Siamo a un passo dalla caccia all'ebreo e da atti di aperta violenza nei confronti di istituzioni ebraiche religiose e dei loro rappresentanti”. (Il Dubbio)

A lanciare l'allarme è Walker Meghnagi, presidente della comunità ebraica di Milano, che ha deciso di far sentire la propria voce dopo la... 'Siamo a un passo dalla caccia all'ebreo'. (Virgilio)

Così Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra. "Liliana Segre è il simbolo della resistenza al nazifascismo: attaccarla è sbagliato e grave perché così si attaccano le fondamenta che hanno dato vita alla nostra democrazia . (Civonline)