FIRMATO L’ACCORDO PER GESTIRE GLI IMPATTI DELLA TRASFORMAZIONE DIGITALE

FIRMATO L’ACCORDO PER GESTIRE GLI IMPATTI DELLA TRASFORMAZIONE DIGITALE Dopo una trattativa di circa due mesi è stato sottoscritto nella serata del 23 ottobre 2024 l’“ACCORDO DI PERCORSO SULLA TRASFORMAZIONE DEL GRUPPO ISP”. L’accordo prevede un confronto costante tra OOSS e Azienda per monitorare gli effetti per tutto il Gruppo, comprese le ricadute dirette sulla Rete Filiali, del passaggio alla nuova piattaforma digitale Isytech e dello sviluppo dell’Intelligenza Artificiale (AI) anche attraverso l’individuazione di nuovi mestieri per i quali le parti si confronteranno, nell’ambito della contrattazione di secondo livello, per definire possibili percorsi di sviluppo professionale e delle competenze. (Fisac Intesa Sanpaolo)

Se ne è parlato anche su altre testate

Novità in arrivo per l’organico del settore bancario italiano. Gli ultimi accordi sono stati firmati proprio in questi giorni da Intesa Sanpaolo Unicredit ma nel corso dell’anno si è parlato concretamente di assunzioni e di uscite anche in Bnl Bnp Paribas e Bper mentre è ancora in corso la trattativa in Banco Bpm che divide le organizzazioni sindacali. (Start Magazine)

Sono state concordate 4mila uscite che avverranno in maniera volontaria e con il ricorso al Fondo di solidarietà: stiamo parlando quindi di mille uscite in più rispetto alle 3mila che erano state ipotizzate all’inizio della trattativa. (Il Sole 24 ORE)

Entro il 2027, il gruppo prevede 9.000 uscite, di cui 7.000 in Italia e 2.000 nelle sue controllate internazionali, senza causare impatti sociali. Entro giugno 2028, saranno effettuate 3.500 assunzioni a tempo indeterminato di giovani, di cui 1. (Sky Tg24 )

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L’intesa prevede la possibilità di accesso volontario all’esodo, o al pensionamento, per 4.000 persone, a fronte delle quali abbiamo ottenuto 3.550 assunzioni nella rete filiali e nelle sedi del Gruppo. (Fisac Cgil)

Poi certo, l’innovazione, le nuove competenze e via dicendo. Nei prossimi 3 anni 4mila dipendenti se ne andranno su base volontaria entro il 2027, con accesso al prepensionamento o al fondo di solidarietà della categoria. (Il Fatto Quotidiano)

REUTERS (Avvenire)