Tregua in Libano opportunità per Iran, perché e cosa cambia la guerra in Siria

La pressione sull'Iran è aumentata in modo esponenziale quando il conflitto latente tra Hezbollah e Israele è esploso in guerra e poi a ottobre Israele ha attaccato l'Iran con raid contro obiettivi militari Si apre il fronte siriano. Si apre in un momento in cui erano ridotte, almeno in parte e momentaneamente, le pressioni sull'Iran. Effetto della tregua tra Israele e gli Hezbollah libanesi, storicamente sostenuti dalla Repubblica Islamica, come Hamas contro cui Israele combatte da oltre un anno nella Striscia di Gaza (Adnkronos)

La notizia riportata su altre testate

Poiché la poltrona di capo è riservata a una figura… Mahmoud Komati, 71 anni, ex ministro libanese per gli Affari parlamentari, è il vice capo del consiglio politico di Hezbollah. (la Repubblica)

Un Osservatorio di guerra siriano ha affermato che attacchi israeliani al confine tra Libano e Siria hanno ucciso due soldati, mentre il Libano ha segnalato un'altra vittima degli ultimi raid di frontiera dopo l'annuncio della tregua tra Hezbollah e Israele (La Gazzetta del Mezzogiorno)

«Sono pronto a un cessate il fuoco a Gaza quando penseremo di poter ottenere il rilascio degli ostaggi» ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un'intervista alla tv di destra Channel 14, ripreso da Times of Israel, precisando però che non sarebbe la fine della guerra. (La Stampa)

Medio Oriente, l'incendio si allarga: un nuovo fronte

Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in visita oggi insieme con il Ministro della Difesa Israel Katz alla base di reclutamento di Tel Hashomer. C'è un'enorme energia, e questa energia appartiene alla generazione della vittoria, noi vinceremo», ha dichiarato. (Corriere del Ticino)

Centinaia di migliaia di siriani che erano fuggiti dalla guerra civile trasferendosi in Libano erano tornati nel loro paese negli ultimi mesi, quando la guerra tra Israele e Hezbollah si era fatta più intensa. (ilmessaggero.it)

E ha fatto bene, perché la memoria corre al 2015-2016, quando la Germania guidata dalla cancelliera Angela Merkel decise di accogliere oltre un milione di profughi siriani che risalivano la rotta Balcanica. (Liberoquotidiano.it)