Attacco Iran a Israele, primo discorso tv di Netanyahu

Il capo di Stato maggiore dell'Idf ha detto che replicheranno "con potenza e precisione". Netanyahu: "Asse del Male vuole distruggerci, non ci riuscirà". Il presidente iraniano Pezeshkian: "Se rispondono noi saremo ancora più duri" Primo discorso in televisione oggi di Benjamin Netanyahu dopo l'attacco dell'Iran contro Israele di ieri sera. ''Siamo nel mezzo di una dura guerra contro l'Asse del male dell'Iran che cerca di distruggerci'' ha detto. (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Dopo l'escalation in Libano e l'attacco missilistico dell'Iran contro Israele, la presidente del Consiglio Meloni ha convocato una riunione telefonica dei leader del G7: "Un conflitto su scala regionale non è nell'interesse di nessuno e che una soluzione diplomatica risulta ancora possibile". (Fanpage.it)

L'annuncio lo ha dato la stessa premier Giorgia Meloni, in (Secolo d'Italia)

La 98ma Divisione dell'esercito israeliano ha invaso lo Stato del Libano per un'operazione "mirata e limitata". Gli Usa prima provano a frenare, poi definiscono l'operazione "rischiosa, ma legittima". (L'HuffPost)

Operazione Frecce del nord. Israele invade il Libano: "Operazione mirata e limitata". I media Usa: "Iran pronto a lanciare missili"

Senza escludere la contromossa di Tel Aviv in una sfida che non è solo militare. È scattata con il buio con due ondate di quasi 200 vettori, una risposta «annunciata» attraverso canali diplomatici agli Usa e in modo diretto alla Russia. (Corriere della Sera)

Questa volta la Guida suprema non ha seguito la ragione, la strategia, i negoziati. L’uccisione di Hassan Nasrallah a Beirut è stata così umiliante che la sirena dell’orgoglio è suonata più forte del buon senso. (Corriere Roma)

Nella serata di martedì, infatti, la Repubblica islamica ha lanciato contro lo Stato ebraico più di 180 missili, la maggior parte dei quali balistici, come vendetta per l’uccisione di vari esponenti di spicco del cosiddetto Asse della resistenza, ovvero la rete di milizie ed alleati legati a Teheran nella regione mediorientale. (ISPI)