Lazio, export verso gli Usa a rischio: l’allarme di Unindustria sui dazi

La guerra commerciale scatenata da Trump preoccupa le imprese del Lazio. Aumento dei costi di approvvigionamento, perdita di competitività sui mercati esteri, riduzione dei margini di profitto, sono solo alcuni dei temuti impatti attesi dalle imprese della regione che proprio sull’export verso gli Stati Uniti puntano gran parte dei propri investimenti. E i numeri elaborati dal Centro studi Unindustria per MF-Milano Finanza danno la dimensione del fenomeno e, quindi, del rischio che il Lazio sta correndo. (Milano Finanza)

Ne parlano anche altri media

“Lo scenario internazionale è attualmente motivo di grande preoccupazione, soprattutto per le nostre eccellenze agroalimentari. Pensiamo, ad esempio, al settore lattiero-caseario e a prodotti di punta come il pecorino, che trovano nel mercato statunitense uno sbocco commerciale fondamentale. (SardiniaPost)

"Gli Stati Uniti, per loro stessa ammissione, dicono che non sono disponibili a rinunciare al vino italiano. Come si fa dunque a non cercare un punto di convergenza, di raccordo, che metta in condizione entrambi di avere dei vantaggi". (Alto Adige)

Un volume economico che ha visto dal 2019 al 2024 un aumento del 29,8%, e che oggi sfiora i 7,3 miliardi di euro (per la precisione 7.272.985.300 euro), sostenuto dalle vendite di produzioni meccaniche (quasi un miliardo e 650 mila euro) e di “strumenti e forniture mediche”, prevalentemente il comparto dell’occhialeria (circa un miliardo e 200mila euro). (Industria Italiana)

La logica è morta

Milano, 31 mar. Siamo certi che il dialogo sarà fondamentale per trovare una soluzione equilibrata”. (Agenzia askanews)

Genova. A disegnare il quadro è Andrea Giachero, presidente di Spediporto, a margine dell'assemblea pubblica dell'associazione di categoria in una Sala delle Grida gremita al Palazzo della Borsa. (Genova24.it)

Blog Da giorni ormai si susseguono analisi e notizie sui dazi e sulla guerra commerciale con gli USA, minacce che sembrano essere ben più che una boutade del presidente Trump. (Il Piccolo)