Cartelle esattoriali, da oggi sarà più semplice e conveniente pagarle grazie al nuovo Decreto: ecco le nuove modalità

Il Cdm ha approvato lo schema di un nuovo Decreto Legislativo che introdurrà due novità circa le modalità di riscossione delle cartelle esattoriali. Vediamo quali sono e chi potrà beneficiarne Il 3 luglio, durante la conferenza stampa a seguito del Cdm, il viceministro Leo ha annunciato l'approvazione dello schema di un nuovo decreto legislativo in materia di riscossione. Le novità introdotte sono due: il discarico automatico e la rateizzazione fino a 120 mesi. (Brocardi.it)

Su altre fonti

Il governo sta valutando di varare una nuova rottamazione per recuperare il gettito mancante dalla misura tuttora in corso, pari a circa 100 milioni di euro. La proposta potrebbe aprire una proroga ai contribuenti decaduti e includere debiti più recenti (oltre il 30 giugno 2022), escludendo categorie specifiche. (Sky Tg24 )

La riscossione di tasse e multe non pagate cambia passo. Si potrà infatti arrivare a piani di dilazioni fino a 120 rate mensili, ossia fino a 10 anni. (Il Sole 24 ORE)

Per ora si tratterebbe solo di un’ipotesi, ma il Governo starebbe seriamente pensando di attuare una rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali. (Fiscomania.com)

Rateazione delle cartelle di pagamento: dilazione fino a 120 rate, spalmate negli anni (e non solo)

Altri hanno subito il pignoramento con blocco del conto corrente o il fermo amministrativo di una o più auto. Niente sanatoria, niente rottamazione, e le cartelle esattoriali continuano il loro pericoloso iter per i contribuenti. (InvestireOggi.it)

La riforma della riscossione approvata nel 2024 ha previsto che per gran parte degli atti emessi dall’Agenzia delle Entrate non è più necessaria la successiva notifica della cartella esattoriale: già l’accertamento emesso dall’ufficio delle imposte è da considerarsi “provvisoriamente esecutivo”. (La Legge per Tutti)

Le novità di maggior rilievo risiedono nel progressivo innalzamento della durata nel termine di centoventi rate, nell’abrogazione della differenza tra rateazione ordinaria e straordinaria, nonché nella differenziazione relativa alle condizioni di accesso al piano. (Ipsoa)