Giovanni Donzelli contro Landini: "Irresponsabile soffiare sul fuoco. Mai una parola sui poliziotti aggrediti"

Giovanni Donzelli contro Landini: Irresponsabile soffiare sul fuoco. Mai una parola sui poliziotti aggrediti
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Liberoquotidiano.it INTERNO

Il giorno successivo allo sciopero generale e agli scontri di piazza avvenuti a Torino, non si placano le polemiche. Nel mirino, in primis, Maurizio Landini, il segretario della Cgil che ha apertamente incitato alla "rivolta sociale", per poi affermare poco prima degli scontri, proprio ieri, di voler "ribaltare questo Paese come un guanto". Parole forti, parole che vengono messe in correlazione con gli episodi di violenza e intolleranza che si sono verificati nelle piazze. (Liberoquotidiano.it)

Su altre fonti

«Siamo di fronte a un tentativo serio di una svolta autoritaria che mette in discussione la libertà di esistere e la libertà delle persone. (il Giornale)

Ciò che non ha capito, è che il suo modo di fare rischia di esacerbare il confronto, fomentando l'odio sociale. Landini ha capito che alzando il livello della violenza verbale ottiene visibilità. (Civonline)

Non bisogna "incitare alla rivolta sociale per avere un po di visibilità o per rivendicare le proprie battaglie. Roma, 30 nov. (Tiscali Notizie)

Maurizio Landini il pasionario. I toni alti per essere il più a sinistra di tutti

– Sull’espressione “rivolta sociale” il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, vede “montature, delegittimazione e attacchi”. Roma, 30 nov. (Agenzia askanews)

Trent’anni separano queste due frasi, ma la radice è la stessa, l’idea di fare la rivoluzione. Davigo e la procura di Milano cancellarono con l’arma giudiziaria la mappa dei partiti; Landini oggi punta l’indice sul governo di centrodestra e afferma che «c’è una svolta autoritaria». (Liberoquotidiano.it)

«Noi vogliamo rivoltare questo Paese come un guanto», ha detto ieri mandando il pranzo di traverso a quel pezzo significativo di opposizione che pur difendendo lo sciopero generale predica più moderazione nei toni e soprattutto alla spina nel fianco che da anni lo tormenta da sinistra, l’attore tarantino Michele Riondino, che spesso l’ha accostato nientemeno che a Confindustria per come a suo dire la Cgil avrebbe maneggiato (o meglio, non maneggiato affatto) la partita dell’Ilva. (Corriere Roma)