Ventotene, Meloni: "Ho fatto impazzire la sinistra, ho toccato un nervo scoperto, volevo dirlo già al Senato"

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Il Giornale d'Italia INTERNO

Il tema della polemica sul manifesto di Ventotene continua a tenere banco. Ieri sera, durante la cena di Meloni a Bruxelles con gli eurodeputati, la premier avrebbe espresso soddisfazione per quanto andato in scena poche ore prima alla Camera, asserendo di aver avuto l'intenzione di dire quelle frasi addirittura il giorno prima, al Senato. "Avete visto le reazioni scomposte? Secondo me quel manifesto non lo hanno letto neanche loro". (Il Giornale d'Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La prima a intervenire a inizio seduta è Raffaella Paita di Italia viva che vuole "stigmatizzare le parole" usate ieri alla Camera dalla premier. Oggi nuovo scontro nell'Aula di Palazzo Madama sulle parole di ieri di Giorgia Meloni sul Manifesto di Ventotene. (la Repubblica)

Oggi, giovedì 20, e domani, venerdì 21 marzo, Giorgia Meloni è a Bruxelles per il Consiglio europeo su Ucraina e difesa. Prima di partire la premier è intervenuta alla Camera, scatenando la bagarre tra le opposizioni. (Adnkronos)

La polemica sul manifesto di Ventotene accesa da Giorgia Meloni alla Camera arriva anche nell’Aula del Senato. (Il Fatto Quotidiano)

Non capisco cosa ci sia di offensivo nel leggere il testo. Non l’ho distorto, l’ho letto testualmente. (Il Fatto Quotidiano)

Gli autori, personalità del socialismo liberale erano al confino, ma osservavano l’Europa in fiamme. Il Manifesto di Ventotene non fa eccezione, è incomprensibile senza il confronto con il regime e con la guerra. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Nessuno, soprattutto, ha voglia davvero di parlare di Europa, perché se lo fai poi devi dargli un volto, un senso, una direzione. È una torre di Babele dove le parole hanno un significato diverso in base a chi le ascolta. (il Giornale)