Flow – un mondo da salvare
In un mondo in cui gli esseri umani sembrano essere scomparsi, l’arrivo di un’inondazione costringe un gatto a mettersi in salvo su una barca, insieme a un variopinto gruppo di animali. Tra paesaggi di abbagliante bellezza e pericoli imprevisti, il viaggio farà capire a tutti che l’unione è la loro vera forza. (Visionario)
Se ne è parlato anche su altri media
Di seguito riportiamo quindi la nostra conversazione, avvenuta lo scorso 23 ottobre ad Alice nella città (sezione parallela della Festa del cinema di Roma) durante un ristretto incontro con la stampa. (FRAMED MAGAZINE)
Ha iniziato con l’animazione tradizionale d… Il regista è un ragazzo lettone, Gints Zilbalodis, con budget limitato e troppo timido, dice, per dirigere una troupe e dire agli altri quel che devono fare. (la Repubblica)
Denis Villeneuve non aveva sicuramente visto Flow lo scorso febbraio quando parlava dell'esperienza cinematografica, eppure il valore delle sue parole riecheggia in ogni inquadratura dell’acclamato film d’animazione di Gints Zilbalodis, in uscita il 7 novembre nelle sale italiane. (BadTaste)
Se poi vi aggiungiamo una gigantesca megattera, allora il mistero che lega questi animali tanto diversi fra loro si infittisce ancora di più. Ed è un’aura di mistero che avvolge il film d’animazione Flow – Un mondo da salvare (nelle sale dal 7 novembre con Teodora Film), presentato nella sezione Un Certain Regard all’ultimo Festival di Cannes, opera seconda del lettone Gints Zilbalodis, che aveva già sorpreso con Away (2019), da lui diretto a soli venticinque anni. (cinematografo.it)
Non si sente una parola in tutto il film, solo rumori e versi di animali, ma dopo le primissime scene non ci si fa più caso, tanto le immagini sono capaci di «parlare da sole» come il cinema ci aveva insegnato all’origine della sua storia (anche se abbiano finito per dimenticarcene). (Corriere della Sera)
Un esempio di cinema del futuro? Sembra essere proprio questo “Flow”, film d’animazione diretto dal regista lettone Gints Zibalodis, qui alla sua opera seconda dopo “Away” del 2019. Protagonista della storia è un gatto nero, abituato a vivere per conto suo, che si vede improvvisamente costretto a rinunciare alla sua indipendenza per sopravvivere in un mondo devastato da una terrificante alluvione. (Il Sole 24 ORE)