Guida Michelin, Torino non brilla: mantiene i classici, ma perde tre stelle
È una Torino da ripensare quella che esce (con le ossa rotte) dalla presentazione della settantesima edizione della Guida Michelin. La ristorazione della provincia perde tre stelle in un colpo solo, mantiene i suoi grandi classici (pensiamo al Carignano o al Vintage 1997, Magorabin o lo stesso Del Cambio), ma non propone nulla di nuovo, secondo i giudici della guida più ambita dal mondo della r… (La Stampa)
La notizia riportata su altri giornali
Lo ha dichiarato Roberto Calugi, Direttore Generale della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE), durante l'evento annuale degli Stati Generali del Mercato Food & Beverage in Italia, organizzato da Italgrob, la Federazione Italiana Distributori Horeca, in collaborazione con Italian Exhibition Group, che si è tenuto presso la sede di Confindustria a Roma. (Il Giornale d'Italia)
È un risultato di tutto rispetto nel panorama della ristorazione dell’estremo Ponente ligure. “Sarri” a Imperia, “Paolo e Barbara” a Sanremo, “Balzi Rossi” e “Casa Buono” a Ventimiglia hanno dimostrato menù all’altezza anche nell’ultimo anno. (La Stampa)
Le stelle sono salite a 69 con 11 novità e sono state assegnate a ristoranti di ogni tipo, dalle 3 Stelle ai ristoranti citati senza alcuna distinzione particolare. (Sky Tg24 )
Quintessenza e Casa Sgarra non si scuciono in alcun modo la stella dal petto. I due ristoranti tranesi portano a casa, rispettivamente, la nona e la quinta stella consecutiva. Ma va ricordato che i fratelli Sgarra avevano detenuto la stella con il loro Umami, ad Andria, dal 2013 al 2019. (Radio Bombo)
Rumorosa perché, al netto dei tanti nuovi “macaron” per gli indirizzi della penisola (36 nuove stelle, delle quali 14 a chef under 35) e i premi personali — per il miglior sommelier a Oscar Mazzoleni del Carroponte… (la Repubblica)
Alla base vi è l’esigenza di elevare il livello di servizio e, di conseguenza, la risposta nei confronti dei consumatori". La distribuzione moderna da diverso tempo è orientata per cercare di avvicinare la propria proposta al cittadino, che in questo momento ha la caratteristica di offrire prodotti più accessibili perseguendo una politica di convenienza. (Il Giornale d'Italia)