Umbria. Proietti: “Commissariamento ad acta porterebbe l'Umbria allo sfacelo”
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Umbria. Proietti: “Commissariamento ad acta porterebbe regione allo sfacelo” La presidente torna sulla manovra e i conti regionali sottolineando l’importanza di evitare il commissariamento: “A pagarne le spese sarebbe il sistema sanitario che si vedrebbe nell'impossibilità di fare assunzioni e quindi con un blocco del turnover o di assumere nuovo personale, ma anche nell'impossibilità di investire sul rinnovamento dei macchinari o di nuove strutture. (Quotidiano Sanità)
La notizia riportata su altre testate
I sindaci auspicano riforme orientate alla razionalizzazione della spesa pubblica, laddove necessario, tutelando in ogni caso i cittadini, in particolare le fasce più fragili e a reddito medio-basso". (LA NAZIONE)
È una Donatella Tesei che non si era mai vista così grintosa in cinque anni di governo regionale. "Altro che salva Umbria – ha detto l’ex governatrice -. (LA NAZIONE)
PERUGIA – Ora che tutto sta diventando chiaro, ora che si capisce che la sanità c’entra praticamente niente con lo tsunami delle tasse deciso da Proietti, ora che si sa che l’unico commissariamento lo ha fatto agli umbri la Proietti infliggendo loro il massimo delle aliquote costituzionali (manca solo un minimo scarto, uno 0,0 virgola), Umbria7 prova un altro “Scusate l’anticipo” sugli scenari possibili, sapendo che nessuna Giunta eletta, oggi come oggi, si dimette neanche se vengono i B52 di Trump a bombardare. (Umbria 7)
Questa la decisione passata, secondo la proposta della maggioranza, dopo che per la minoranza il consigliere di FdI Matteo Giambartolomei aveva chiesto di ascoltare i rappresentanti di Kmpg per far luce sulla vicenda del report, da cui è derivata la manovra preadottata dalla Giunta, con l’aumento delle tasse. (TuttOggi)
Annuncio Pubblicitario «La stangata tasse voluta dalla giunta regionale di sinistra avrà conseguenze disastrose per tutti i cittadini. Aumenti giustificati da un ‘buco nella sanità’ che non esiste – le parole della 37enne – e che è l’ennesimo atto di forza per mettere le mani nelle tasche degli umbri. (umbriaON)
E in effetti a pagina 5, il passaggio su come ripianare almeno in parte i conti, evidenzia che ci sono margini affinché il ‘buco’ possa scendere da 90 fino a 34 milioni. In pratica, dice Kpmg "il risultato economico negativo potrà subìre variazioni per le possibili rilevazioni di alcune componenti di ricavo". (LA NAZIONE)