Toghe in cortocircuito. "Custodia cautelare eccessiva in Egitto". Ma scordano l'Italia

Toghe in cortocircuito. Custodia cautelare eccessiva in Egitto. Ma scordano l'Italia
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il Giornale INTERNO

Il giudice Massimo Escher del Tribunale di Catania mette nero su bianco: «L'Egitto non è da ritenersi un Paese sicuro perché è comune la pratica della detenzione preventiva (pre-trial detention) che viene attuata nel corso del processo a carico dell'imputato e dunque prima della pronuncia della sentenza». Il passaggio è contenuto a pagina 7 della sentenza del 4 novembre scorso, con cui la sezione Immigrazione del Tribunale di Catania ha disapplicato il decreto, varato il 23 ottobre dal governo Meloni sull'elenco dei Paesi sicuri (nei quali figurava anche l'Egitto), annullando di fatto il trattenimento disposto dalla Questura di Ragusa nei confronti di un ragazzo egiziano (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altre testate

La sezione migranti del tribunale di Palermo ha sospeso il giudizio di convalida del trattenimento di due migranti disposto, in applicazione dei cosiddetti decreti Cutro in materia di procedura accelerata in frontiera, dal questore di Agrigento, e ha chiesto alla Corte di Giustizia Europea di chiarire se il diritto UE debba essere interpretato nel senso che un Paese terzo non possa essere definito sicuro “qualora vi siano categorie di persone per le quali esso non soddisfa le condizioni sostanziali di tale designazione, enunciate nelle direttive Ue”. (BlogSicilia.it)

Esiste un varco, un codice di accesso al pensiero paranoico del ministro Matteo Salvini che attribuisce tutti i mali italiani agli immigrati (meglio se neri)? Esiste un silenziatore al rumore stonato delle sue parole, quando attribuisce ai magistrati, che rispettano il diritto, il marchio (infame per il leghista) dell’essere comunisti? Egitto: paese sicuro per il Salvini furioso. (Nigrizia.it)

Roma e Bologna intanto si contraddicono sulla gerarchia delle norme.Chi legge La Verità se lo asp... (La Verità)

Migranti, il sospetto sulle sentenze: il bersaglio grosso è consolidare subito la giurisprudenza

L’ormai quasi dichiarata repressione del fenomeno migratorio da parte del governo italiano si scontra nuovamente con le leggi dell’Unione Europea applicate dai giudici italiani, in questo caso dai giudici della sezione immigrazione del Tribunale di Catania che non hanno convalidato il trattenimento nei confronti di cinque migranti sbarcati in Italia a fine ottobre, tre egiziani e due bengalesi, emessi dal Questore di Ragusa in base al decreto legge del 23 ottobre 2024 emanato dal governo a seguito del “caso Albania”, decreto in cui vengono designati come Paesi sicuri: «Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa D’Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia». (Famiglia Cristiana)

"Se fossi africano chiederei di essere messo in Albania, così almeno non finisco da Soumahoro e da sua moglie. Con poche, fulminanti parole (Secolo d'Italia)

Consolidare la giurisprudenza nel più breve tempo possibile. Una al centro, una al nord e una a sud dello Stivale, tanto per essere equidistanti anche dal punto di vista geografico. (Secolo d'Italia)