La mossa di Zuckerberg: “Stop al fact-checking su Meta”
WASHINGTON — Le elezioni del 5 novembre sono «un punto di svolta culturale», perciò Meta si adegua. Il modo in cui Mark Zuckerberg ha spiegato ieri la fine dei controlli sui contenuti pubblicati da Facebook dimostra che è una svolta epocale, che per il momento vale solo per gli Stati Uniti e ha implicazioni assai più ampie del “fact checking”. Perché secondo lui la vittoria di Trump ha indicato l… (la Repubblica)
Ne parlano anche altri media
Mark Zuckerberg ha annunciato martedì sui propri social i cambiamenti che presto avverranno sulle piattaforme Meta negli Usa: l’addio al fact-checking su Facebook e Instagram. Per l’occasione il 40enne ha indossato un costoso orologio svizzero del valore di circa 900.000 dollari. (Corriere TV)
Una ragazza di 19 anni ha visto il suo seno ingrandirsi di quattro volte rispetto alle dimensioni originali, passando da una coppa B a una tripla G, nei mesi successivi alla somministrazione del vaccino Covid Pfizer. (Il Giornale d'Italia)
Invece nei cinque minuti del messaggio urbi et orbi, il gran capo di Meta non ci gira troppo intorno: tra pochi giorni arriva Donald Trump al potere, è cambiato il vento, anche noi si fa come X. Grazie Mark Zuckerberg. (WIRED Italia)
Meta è dalla parte di Trump e Musk: il sistema di fact-checking di terze parti sostituito con le “Community Notes” simili a quelle di X. Ora saranno gli utenti a moderare i contenuti. Questo potrebbe diminuire l'eccessiva censura di cui è stata spesso accusata Meta, ma potrebbe anche favorire la disinformazione. (Geopop)
Una svolta che pone fine all’era dei social network controllati da figure esterne, i cacciatori di bufale. Facebook eliminerà il programma fact-checking per il controllo delle informazioni condivise sulla piattaforma. (La Stampa)
Nei prossimi mesi Meta introdurrà gradualmente un sistema di "note della comunità" per semplificare le sue politiche di fact-checking. Preoccupazione per possibile aumento della disinformazione PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)