La mattanza di Nuoro, poco prima la lite e le urla. Antonio Gleboni: «Ero uscito presto, avrebbe ucciso anche me»
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Sangue dappertutto, quei colpi di pistola e le urla, mentre fuori diluviava. «Stamattina a casa urlavano tutti, babbo e mamma urlavano». È il drammatico flashback fatto dal 14enne sopravvissuto alla strage della sua famiglia mercoledì a Nuoro, mentre i soccorritori lo accompagnavano in ospedale dopo essere stato colpito di striscio alla nuca da un colpo di pistola sparato dal padre Roberto Gleboni. (L'Unione Sarda.it)
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Così il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Sassari ha ricordato la 25enne uccisa dal padre assieme alla madre e al fratellino. Una foto nel giorno della laurea: Martina Gleboni vestita di rosso con in testa una corona di rose e in mano un mazzo di rose, tutte rosse. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ma secondo altri quella di Gleboni era invece una famiglia modello. E che è servita per sparare ai suoi familiari. (Open)
Sono state le prime parole del ragazzo pronunciate davanti ai carabinieri appena arrivati in casa. Ancora sotto shock, nei prossimi giorni sarà sentito come testimone in modalità protetta. Previsti nuovi sopralluoghi. (Sky Tg24 )
Con il ragazzo, che l'ha scampata perché ha raccontato di essersi finto morto, ce la farà anche la nonna 84enne e madre di Gleboni, Maria Esterina Riccardi. (Casteddu Online)
Così l'operaio 50enne è andato via di casa per dirigersi in quella della mamma e togliersi la vita. (ilgazzettino.it)