Filippo Turetta e quella furia folle cresciuta senza far rumore

Filippo Turetta e quella furia folle cresciuta senza far rumore
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Leggere a distanza di mesi la lettera che Filippo Turetta ha scritto ai suoi genitori poco dopo l’arresto in Germania (novembre 2023) risponde in modo disarmante alla domanda che tutti avremmo voluto porgli: “Come hai potuto?”. Le parole di Filippo, prendendole per sincere, rivelano un ragazzo che pensa a sé con lucidità. Parte con il rassicurare i genitori su quello che gli sta accadendo: commenta la gentilezza delle persone che lo hanno arrestato e descrive le procedure che hanno effettuato con lui. (Famiglia Cristiana)

Su altri giornali

C'è un Turetta feroce assassino, raccontato nelle carte degli inquirenti, e un Turetta prostrato, in ansia per i genitori, raccontato negli scritti che inviò loro durante i giorni trascorsi nel carcere di Halle, subito dopo il suo arresto in Germania (TG Padova)

Questa è la lettera pubblicata dal Corriere della Sera. (Vanity Fair Italia)

«Questo non è il processo contro i femminicidi, ma un processo contro il singolo che si chiama Filippo Turetta e che risponderà dei reati che gli sono stati contestati. Il processo non è uno studio sociologico, quello si fa in altre sedi, il processo è l’accertamento di responsabilità dei singoli». (Tempi.it)

Uccise la fidanzata, scrive ai genitori dal carcere: “Rinnegatemi”

Poco dopo essere stato arrestato dalla polizia tedesca, Filippo Turetta decise di scrivere di sua mano, in corsivo e a penna nera, una lettera ai genitori dal carcere di Halle, in attesa dell'estradizione. (Sky Tg24 )

Andrea Camerotto, zio materno di Giulia Cecchettin, è stanco e provato da una lunga giornata trascorsa in tribunale. Un momento atteso da mesi, scandito da accorate richieste di giustizia e dal tenero ricordo della nipote. (ilmessaggero.it)

Filippo Turetta è stato da poco arrestato, il 19 novembre 2023, dalla polizia tedesca a Lipsia dopo la lunga fuga seguita all'abbandono del cadavere di Giulia Cecchettin, da lui uccisa, vicino al lago di Bracis, a Pordenone. (Zoom24.it)