Meloni: «Ue, no ai caminetti». E Mattarella sulle nomine: «Non si prescinda dall’Italia»

Si scaglia contro «i caminetti» dove si prova a decidere i futuri assetti europei, con buona pace «dell’indicazione chiara» arrivata dai cittadini alle urne di giugno. Chiede un «cambio di passo» e più «rispetto» per l’Italia, alla vigilia del vertice a Bruxelles sui top-jobs della Commissione e del Consiglio europeo. Giorgia Meloni pronuncia un discorso durissimo alla Camera e al Senato. IL DISCORSO Lancia un messaggio ai leader dei Paesi Ue pronti a riunirsi per una maratona negoziale nella capitale belga stasera: di questo passo, il suo governo non voterà un secondo mandato a Ursula von der Leyen. (ilmessaggero.it)

Su altri media

E il punto di caduta va cercato, e trovato, negoziando fino all’ultimo. La sua speranza è che tra Roma e Bruxelles si riesca a trovare un buon compromesso sulla nuova governance della Ue. (Corriere della Sera)

Meloni in vista della riunione del Consiglio europeo del 27 e 28 giugno: "Chi dice che non bisogna trattare con me esclude la nazione che rappresento" ROMA – Dopo la Camera, anche l’aula del Senato ha approvato la risoluzione della maggioranza sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, in vista della riunione del Consiglio europeo del 27 e 28 giugno 2024. (Dire)

Perché Biden ha bisogno del petrolio russo Perché Biden ha bisogno del petrolio russo ROMA (ITALPRESS) – “Non si può prescindere dall’Italia”. Così, secondo quanto si apprende, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale il premier Giorgia Meloni e una delegazione di ministri per la tradizionale colazione di lavoro alla vigilia del Consiglio Europeo (Qui News Valdera)

La spinta di Mattarella per un buon compromesso

Oggi il vertice dopo l'intesa sulle cariche apicali. Von der Leyen potrebbe bussare alla porta della premier che valuta l'astensione. Il presidente della Repubblica: "Non si può prescindere da Italia" (Adnkronos)

L’assist di Mattarella a Meloni Poteva bastare il viatico delle Camere a Giorgia Meloni per la sua grintosa missione a Bruxelles, in un Consiglio Europeo praticamente contestato dalla premier italiana, nelle consuete comunicazioni parlamentari della vigilia, per “le logiche da caminetto”. (Start Magazine)

«Il presidente Sergio Mattarella ha assolutamente ragione, non è avveduto escludere l’Italia. Non lo è per realismo politico verso il terzo Pil dell’Unione, per garbo istituzionale e per il suo blasone di fondatore delle Comunità europee», è la premessa di Enzo Moavero Milanesi, ex ministro degli Esteri e degli Affari europei e conoscitore come pochi delle complesse dinamiche continentali. (Avvenire)