L'ultimatum del Pentagono: "Aiuti a Gaza o basta armi"

Sull'autostrada che costeggia il mare verso Jounieh, poco a Nord di Beirut, la radio prende male, canzoni in arabo e francese si sovrappongono, e poi rimbomba di colpo la voce indignata di Naim Qassem, il numero due di Hezbollah. È il primo discorso di un alto dirigente del Partito di Dio da quando è stato ucciso Nasrallah. «La soluzione è smettere di sparare attacca - Solo dopo un cessate il fuoco, i coloni israeliani potranno tornare al Nord». (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri giornali

E poi la frase più forte sul bombardamento dell’altra sera nella Striscia che ha causato un rogo e delle vittime in una tendopoli nei pressi dell'ospedale Al-Aqsa: «È orribile vedere persone bruciare a morte» ha detto il portavoce del dipartimento di stato Usa Matthew Miller. (ilmessaggero.it)

Al pressing degli Usa su Gaza, Israele risponde presente. (L'HuffPost)

Amichai Chikli, ministro israeliano per gli Affari della diaspora e membro del partito Likud del premier Benjamin Netanyahu, ha attaccato alla radio pubblica «questa politica dell'amministrazione Biden di esercitare una pressione massiccia sulla questione umanitaria che è sbagliata e alla fine ci costringerà a prolungare i combattimenti». (Corriere del Ticino)

L’ultimatum della Casa Bianca a Netanyahu

Secondo molti questa sarebbe una “mossa tattica” sapientemente orchestrata da Tel Aviv per “giustificare i prossimi bombardamenti ai civili” ai quali starebbero fornendo cibo solo per ottenere le armi necessarie per i prossimi attacchi. (Il Giornale d'Italia)

L'emittente pubblica filmati dalla città di Douris, a sud di Baalbek, che mostrano un edificio in fiamme. Secondo Mtv Lebanon, almeno 10 attacchi israeliani sono stati segnalati a Baalbek e nelle città circostanti a partire dall'una di notte. (Corriere del Ticino)

«Non è una minaccia, è quello che puoi dire a un Paese amico». Così il portavoce del Consiglio della sicurezza nazionale americano, John Kirby, ha commentato la lettera che due giorni fa la Casa Bianca ha inviato al governo israeliano. (Corriere della Sera)