Cop29, i dimostranti manifestano fuori dalla plenaria di chiusura

I dimostranti stanno in silenzio con cartelli dalle scritte "Alzatevi" e "Pagate" mentre i delegati arrivano per la plenaria di chiusura della COP29. I negoziati continuano su alcuni punti, in particolare sulla finanza per il clima, dopo che le nazioni piu' a rischio clima al mondo hanno preso d'assalto le tensioni sull'accordo finanziario. (Tiscali Notizie)

Su altri media

«Una barzelletta», con queste scarne parole il portavoce dell'African Group boccia quella che doveva essere la bozza finale con cui la presidenza azera di COP 29 sperava di chiudere il negoziato sulla finanza, principale obbiettivo della Conferenza sul clima a Baku. (Corriere della Sera)

Le piccole isole e i paesi più poveri abbandonano la stanza e denunciano di non essere stati consultati sull’ultima versione del testo. Anche i Paesi più poveri respingono la nuova offerta di 300 miliardi l’anno per finanziare la transizione e adattarsi alla crisi climatica. (Sky Tg24 )

Alla Cop29 di Baku i negoziati appaiono sempre più difficili. Tanto che nel pomeriggio di sabato le delegazioni dei paesi meno sviluppati (Least developed countries, Ldc) e delle piccole nazioni insulari (Alliance of small island states, Aosis) hanno deciso di abbandonare temporaneamente i negoziati. (LifeGate)

COP29, la protesta degli Stati insulari e dei Paesi in via di sviluppo

L'assemblea plenaria della Cop29 di Baku ha approvato il nuovo obiettivo di finanza climatica dell'Accordo di Parigi. Dopo due settimane di negoziati passa l'accordo sull'aumento degli aiuti climatici ai paesi in via di sviluppo. (Sky Tg24 )

Se bastasse creare una sinfonia di parole, il problema climatico sarebbe risolto. Dall’altra chi guadagna con i combustibili fossili, in assenza di alternative chiare, punta a rimandare il cambio della guardia tra la vecchia energia fossile e la nuova a basso impatto ambientale. (L'HuffPost)

Alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di Baku, in Azerbaigian (Cop29), i paesi sviluppati hanno alzato a 300 miliardi di dollari (267 miliardi di franchi al cambio attuale) all'anno la loro proposta per il fondo di aiuti ai paesi in via di sviluppo (ieri ne avevano proposti 250), ma i paesi meno vulnerabili ritengono che questi soldi siano ancora troppo pochi. (Corriere del Ticino)