Liceo del Made in Italy bocciato dal Consiglio di Stato: l'On. Piccolotti accusa il governo Meloni di incompetenza

Il progetto del Liceo del Made in Italy, fortemente voluto dal governo Meloni, è stato ufficialmente bocciato dal Consiglio di Stato. A commentare duramente la decisione è l’onorevole Elisabetta tti di Alleanza Verdi Sinistra, che non ha risparmiato critiche verso l’esecutivo e il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. Secondo la parlamentare, la bocciatura è una dimostrazione palese dell’incapacità del governo non solo nel progettare riforme utili, ma anche nel rispettare i requisiti legali e normativi necessari per la loro attuazione. (Informazione Scuola)

La notizia riportata su altre testate

Quindi quell’ostacolo al parere favorevole del consiglio di Stato è stato rimosso”. È una fake news, nulla di tutto questo come dimostreranno gli eventi. (Il Fatto Quotidiano)

Il Consiglio di Stato non ha espresso un parere favorevole sul liceo del "Made in Italy" ma non si tratta certo di uno stop. A chiarirlo è stato il ministero dell'Istruzione di Giuseppe Valditara, che in una nota ha spiegato: "Sta girando la notizia di un presunto stop del Consiglio di Stato al liceo del Made in Italy (riportata anche su siti importanti) ma la realtà non è questa. (Liberoquotidiano.it)

"La questione riguarda il piano triennale successivo. I primi corsi sono iniziati in queste ore". (la Repubblica)

Liceo del Made in Italy, arriva lo stop dal Consiglio di Stato: cosa rischiano gli studenti

I primi risultati riguardanti le iscrizioni al nuovo liceo, però, non sembrano particolarmente entusiasmanti tanto che, in queste ore, il Consiglio di Stato aveva espresso dubbi e perplessità, oltre a sospendere il parere sul regolamento che definisce il quadro orario degli insegnamenti e degli specifici risultati di apprendimento del nuovo corso. (CremaOggi.it)

Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made (Io Donna)

Per capire quanto sia intricata la vicenda che vede protagonista il nuovo liceo del Made in Italy non basta fermarsi a leggere le ultime notizie diffuse dalla stampa. (QuiFinanza)