Decreti Cutro, il tribunale di Palermo chiede parere alla Corte Ue: sospeso il giudizio di convalida, tornano liberi due migranti

Decreti Cutro, il tribunale di Palermo chiede parere alla Corte Ue: sospeso il giudizio di convalida, tornano liberi due migranti
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
La Stampa INTERNO

La sezione migranti del tribunale di Palermo ha sospeso il giudizio di convalida del trattenimento di due migranti disposto, in applicazione dei cosiddetti decreti Cutro in materia di procedura accelerata in frontiera, dal questore di Agrigento, e ha chiesto alla Corte di Giustizia Europea di chiarire se il diritto UE debba essere interpretato nel senso che un Paese terzo non possa essere definito sicuro «qualora vi siano categorie di persone per le quali esso non soddisfa le condizioni sostanziali di tale designazione, enunciate nelle direttive Ue». (La Stampa)

Su altre fonti

La sezione migranti del tribunale di Palermo ha sospeso il giudizio di convalida del trattenimento di due persone migranti, uno del Senegal e l’altro del Ghana, disposto dal questore di Agrigento. I giudici hanno congelato la loro decisione perché hanno chiesto un parere alla Corte di Giustizia Europea in merito all’applicazione dei cosiddetti decreti Cutro (dalla località luogo del naufragio di migranti a febbraio 2023) in materia di procedura accelerata in frontiera. (Open)

"Se fossi africano chiederei di essere messo in Albania, così almeno non finisco da Soumahoro e da sua moglie. Ti ci metto la firma". (Secolo d'Italia)

La sezione migranti del tribunale di Palermo ha sospeso il giudizio di convalida del trattenimento di due migranti disposto, in applicazione dei cosiddetti decreti Cutro in materia di procedura accelerata in frontiera, dal questore di Agrigento, e ha chiesto alla Corte di Giustizia Europea di chiarire se il diritto UE debba essere interpretato nel senso che un Paese terzo non possa essere definito sicuro “qualora vi siano categorie di persone per le quali esso non soddisfa le condizioni sostanziali di tale designazione, enunciate nelle direttive Ue”. (BlogSicilia.it)

Ecco perchè l'Egitto non è un Paese sicuro

Per dire che l’Egitto non è sicuro, il giudice di Catania evoca pena di morte (c’è pure negli Usa e in Giappone), abusi sui gay, limiti alla stampa libera: ciò di cui la sinistra qui accusa l’esecutivo. (La Verità)

Questa volta a mettere in discussione il decreto Paesi sicuri è il tribunale di Palermo. Mentre gli occhi del mondo sono puntati sugli Stati Uniti dove ha trionfato Donald Trump, in Italia le toghe vanno avanti nel braccio di ferro contro il governo sul fronte dell'immigrazione. (Liberoquotidiano.it)

L’ormai quasi dichiarata repressione del fenomeno migratorio da parte del governo italiano si scontra nuovamente con le leggi dell’Unione Europea applicate dai giudici italiani, in questo caso dai giudici della sezione immigrazione del Tribunale di Catania che non hanno convalidato il trattenimento nei confronti di cinque migranti sbarcati in Italia a fine ottobre, tre egiziani e due bengalesi, emessi dal Questore di Ragusa in base al decreto legge del 23 ottobre 2024 emanato dal governo a seguito del “caso Albania”, decreto in cui vengono designati come Paesi sicuri: «Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa D’Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia». (Famiglia Cristiana)