Tennis: Jannik Sinner vince gli US Open e porta a casa 3,6 milioni di dollari

Il tennista italiano Jannik Sinner ha vinto gli US Open di New York, battendo in finale lo statunitense Taylor Fritz in tre set con il punteggio di 6-3, 6-4, 7-5. Per Sinner si tratta della seconda vittoria in uno dei quattro tornei del Slam, i più prestigiosi e importanti del tennis, dopo gli Australian Open vinti a gennaio di quest’anno. Un anno eccezionale quello vissuto da Sinner che a soli 23 anni ha raggiunto il primo posto nella classifica mondiale maschile di tennis da giugno 2024. (Wall Street Italia)

Su altri giornali

Il coach australiano ha parlato in un'intervista a Espn degli ultimi mesi trascorsi con l'altoatesino: "Nel team di Jannik non sono l'allenatore più importante, ma il più esperto. Negli ultimi quattro mesi sono successe tante cose e molte di queste sono cadute sulle mie spalle, ma ho sempre cercato di mantere il focus di Jannik sui nostri obiettivi. (Sky Sport)

Lo ritrovo a settembre con in mano la Coppa degli US Open, e lo scopro uomo. L'ho visto vincere gli Australian Open a gennaio, ed era un ragazzo. (Corriere della Sera)

Due ore e sedici minuti. Un match che, per ovvi motivi, avrà emozionato i sostenitori italiani e infiammato, per brevi tratti, il pubblico statunitense, ma che non potrà essere definito memorabile. (il manifesto)

Il vero talento di Sinner e la noia degli avversari

La coppa-trofeo gliel’hanno fatta consegnare da Andre Agassi, che a New York l’aveva preceduto nell’albo d’oro nel ’94 e ’99. Personaggio amatissimo quanto il nostro Jannik, ma anche controverso e ribelle, appellativi che a Sinner non calzano proprio. (La Gazzetta dello Sport)

Mi ha fatto sentire onorato e tranquillo». Finalmente allegro, dopo lunghe settimane di tensione, dettate non solo dall'importanza del Slam, ma anche dall'inchiesta per doping che lo aveva coinvolto. (ilgazzettino.it)

Crede nel destino o pensa che le cose accadano per caso, Jannik? «Io credo che quando uno è una brava persona e cerca di aiutare, qualcosa di buono prima o poi arriva. (IlNapolista)