“Vi racconto la tribù Hemingway”: intervista al nipote del grande scrittore

Ci vuole davvero tanto coraggio a fare lo scrittore se di cognome fai Hemingway. Sì, proprio come lui, il maestro de Il vecchio e il mare o Per chi suona la campana. Eppure suo nipote John Patrick non soffre l’inevitabile confronto: «Questo poteva accadere quando avevo venti o trent’anni – dice - Poi ho capito che quella era comunque la mia strada, che non potevo certo competere con uno dei più g… (la Repubblica)

Su altri media

Era italiano lui. Settant'anni fa non hanno dato il premio Nobel a un americano ma a un italiano creato dal fuoco». (ilgazzettino.it)

Però, in fondo, chi di noi avrebbe mai creduto a questa guerra?». Come negli anni Venti di un secolo fa, Berlino è la città dei profughi russi. (Sette del Corriere della Sera)

Milano – "Fuggivo dalla pressione di essere suo figlio, di essere il nipote di Ernest e di dover comprendere tutto il dolore di entrambi. Con questi pensieri John Patrick Hemingway, nipote dello scrittore de “Il vecchio e il mare“, atterra a Milano nel 1984, fuggendo dai "demoni della famiglia" descritti nel suo intenso memoir “Una strana tribù“, uscito nel 2007 (in Italia pubblicato da Marlin). (IL GIORNO)

Comunicato Stampa: CRV - Zottis: “Congratulazioni a Finotto per il Premio Hemingway '24"

Il fisico social Vincenzo Schettini, amatissimo dalla truppa dei teenager, raccoglie e diffonde un credo hemingwayano: «Moriremo tutti, ma dobbiamo curare i nostri dettagli: il corpo se ne andrà lasciando luminoso proprio quel dettaglio lì». (Il Messaggero Veneto)

Zottis: “Congratulazioni all'urbanista Finotto, vincitore del Premio Hemingway per la Fotografia 2024” (La Provincia di Cremona e Crema)

Irina Scerbakova, fondatrice di Memorial, è in Italia per la consegna del Premio Hemingway: «Il regime propone un generico ritorno al passato. (Avvenire)